«Rischio per i prezzi da aumento stipendi»

da Milano

«Gli attuali, straordinariamente alti, tassi di inflazione in Germania e nell’area dell’euro non deve essere utilizzati come metro di misura nelle prossime negoziazioni salariali». È il parere del presidente della Bundesbank, Axel Weber, che, in una colonna sul settimanale Bild am Sonntag, sottolinea come «un aumento dei prezzi causato da eccessivi aumenti salariali potrebbe compromettere la stabilità dei prezzi nel medio termine. E noi del consiglio Bce non esisteremo a contrastare tale possibilità». Più volte, il numero uno della Bce, Jean-Claude Trichet, ha posto l’accento sugli effetti di secondo livello sui prezzi che potrebbe derivare dai rinnovi contrattuali.

Weber, dichiarandosi «preoccupato per l’evoluzione dei prezzi», ritiene che solo nel secondo semestre del prossimo l’anno l’inflazione potrebbe assumere un andamento moderato. Se «gli accordi salariali si muoveranno in proporzione» all’inflazione, Weber ritiene che l’inflazione media in Germania nel 2008 dovrebbe attestarsi al 2,3%, mentre il Pil dovrebbe salire dell’1,9 per cento.

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