Rischio idrogeologico per il 70 per cento dei comuni italiani

Il 70% dei comuni italiani è a rischio idrogeologico. A essere interessati, secondo un rapporto del ministero dell'Ambiente, sono infatti 5.553 centri sul totale degli 8.000 comuni. Valle d'Aosta, Campania, Emilia-Romagna, Molise, Toscana e Piemonte le Regioni con più aree a rischio potenziale, mentre Lucca guida la classifica delle province. Il 7,1% della superficie nazionale risulta a «potenziale rischio idrogeologico più alto» (21.504 kmq, di cui 13.760 per frane e 7.744 per alluvioni). Ciò significa 9.886 milioni di euro di fabbisogno stimato per completare e realizzare i 4.454 interventi urgenti già definiti, e 33.428 milioni di euro invece per gli 11.402 interventi di sicurezza già individuati. In particolare, nella classifica regionale, la valle d'Aosta è prima per la presenza di aree a rischio potenziale in rapporto alla superficie totale con 660 kmq pari al 20,2% del territorio regionale. Seguono Campania (2.253,1 kmq, 16,5% del territorio regionale), Emilia-Romagna (3.217,2 kmq, 14,5%), Molise (615,7 kmq, 13,8%), Toscana (2.709 kmq, 11,8%) e Piemonte (2.980,7, 11,7%).

Per le province, Lucca precede tutte le altre con il 31% di aree a rischio potenziale in rapporto alla superficie seguita da Parma (26,6%), Piacenza (25,9%), Caserta (24%) e Aosta (20%). Sul fronte frane, è sempre Lucca la provincia in testa per presenza di aree a più alto rischio potenziale, con il 23%, mentre Livorno, con il 19,3%, è la provincia che guida le altre per il capitolo alluvioni.

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