(..) «Mi sento preso in giro» ha detto ieri il pensionato all'assessore Bruno Pastorino, salito ieri a Begato per schierarsi in difesa dei 36 nuclei famigliari (78 persone con 27 bambini) «ingiustamente» sotto sfratto. Dalla parte dei cittadini pure Stefano Salvetti del Sicet ed Enrico Viani del Sunia: «Gli abitanti possono avere informazioni e aiuti, anche legali e gratuiti, presso le nostre sedi di piazza Campetto 10 e galleria Mazzini, 7».
«Il vostro immobile - ha scritto il mese scorso Gesta srl - è inagibile mancando i requisiti minimi di sicurezza in seguito alla mancata manutenzione straordinaria» e quindi «siete tenuti a lasciare l'immobile libero da persone e cose». La manutenzione straordinaria l'avrebbe dovuta fare le Poste. Ne è nato un contenzioso e a rimetterci sono tutti i residenti, anche se soltanto alcuni sarebbero morosi da tempo.
«Non ci possono togliere il riscaldamento e tagliare la luce. Ci sono condizioni fatiscenti. La sicurezza non è garantita. Il Comune ci deve aiutare».
«Sono con voi - ha spiegato ieri Pastorino - avete diritto di rimanere dove siete. Vigili del fuoco e Protezione civile non hanno accertato l'inagibilità del palazzo. Il Comune ha verificato che non è vero quello che, in tal senso, è stato scritto da Gesta srl. Dopo Natale avremo un incontro con prefetto e questore. A fine gennaio c'è l'udienza in Tribunale. Occorre che gli inquilini mantengano condizioni accettabili e non aumentino il numero dei nuclei famigliari. Il canone deve essere pagato, anche se occorrerebbe rivedere gli importi e quindi ottenere condizioni più eque».
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