Riscoprire la persona per dialogare con l'Islam

Per apprezzare l'utilità dell'eccellente volumetto La sfida dell'Islam all'Occidente di Piero Gheddo (ed. San Paolo, pagg, 165, € 9,00) è sufficiente leggere il titolo del primo capitolo: Islam: più di un miliardo di fedeli. Qui i numeri parlano, e dicono tante cose. «Un miliardo» non significa solo minaccia, ma anche una massa di persone così sterminata che non con l'intelligenza ma soltanto con la forza della commozione la si può abbracciare. C'è poi il sostantivo «fedeli», che contrasta un po' con l'idea che loro, i Paesi islamici, si sono fatti del nostro mondo, che sta loro di fronte. La struttura del libro è semplice. I capitoli si presentano come altrettante risposte ad alcune domande, che riassumerei così: 1) Che cos'è l'islam? 2) Quali sono le differenze tra cristianesimo e islam? 3) Che storia ha avuto l'islam? 4) Quali sono i rapporti tra islam e mondo moderno? 5) Come dobbiamo rispondere alla sfida dell'islam? 6) Quali sono le condizioni necessarie per poter dialogare con l'islam? Nell'introduzione, padre Gheddo cita alcuni testi che, negli anni passati, hanno delineato alcune tipologie di rapporto tra il nostro mondo e l'islam. E cita, ovviamente, Samuel P. Huntington, autore del best-seller Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, e la compianta Oriana Fallaci de La rabbia e l'orgoglio. Libri che Gheddo apprezza per la lucidità con cui (soprattutto la Fallaci) ci hanno messo in guardia contro il pericolo islamico. Ma sono anche libri tutti vòlti al negativo, ai quali manca - questo, Gheddo non lo dice ma lo fa capire chiaramente - un elemento essenziale.
«A me capita che, ovunque vada a parlare del rapporto con i musulmani (...

), trovo quasi solo persone che hanno paura dei musulmani, ma che, oltre a chiudere la porta di casa, non si preoccupano di conoscere un po' a fondo questa fede religiosa e cultura che riguarda un abitante del mondo su cinque e rappresenta la seconda religione praticata nella nostra Italia; e pochi si chiedono cosa possono fare, al massimo protestano contro il governo perché non fa abbastanza».
La conoscenza. L'io. Questo è l'elemento mancante. Le civiltà si scontrano quando non esiste più l'io. I dialoghi interreligiosi si bloccano quando a dialogare non sono più le persone ma i discorsi.

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