Da Milano
Capitalia, Banca dell'Etruria e del Lazio, Banca Intesa, Monte dei Paschi di Siena, SanpaoloImi e Unicredit hanno deciso di cedere a Riscossione fino al 100% delle loro concessionarie. Si tratta delle principali società e rami d'azienda del settore che coprono circa il 70-80% della riscossione dei tributi in Italia. Procede, dunque, secondo il timing fissato da Riscossione, la riforma varata con il collegato alla Finanziaria e voluta dal ministro Tremonti, che porterà, da ottobre, la riscossione in mano pubblica. Ieri scadeva infatti il termine per la comunicazione da parte delle concessionarie a Riscossione della quota che intendono cederle in cambio di azioni della nuova spa pubblica.
Secondo la ricostruzione di Radiocor, che ha interpellato le banche interessate, anche la gestione dei tributi locali non rientrerà più tra le attività degli istituti privati. «L'intenzione di Unicredit - dice Gianmarco Montanari, direttore global services di Uniriscossioni del gruppo Unicredit - è di cedere fin da subito il 100%». Analogo orientamento per la Sfet di Udine, piccola società partecipata da Unicredit e SanpaoloImi.
Anche Mps cederà le società Gerit dell'Aquila e Serit di Palermo, insieme all'intero ramo d'azienda, attivo su Roma, che dovrà però attendere il passaggio all'assemblea del 29 aprile. SanpaoloImi ha manifestato l'interesse a conferire l'intero pacchetto di azioni Gest Line, che opera in 9 province.
