«Risorse straordinarie per il Tar del Lazio»

Il Tar del Lazio, ha osservato de Lise, è l’unico Tar italiano in cui i ricorsi proposti non diminuiscono, mentre il dato nazionale ha registrato una flessione di oltre 6 per cento. L’incidenza sul totale nazionale si avvicina ora al 22 per cento (quasi un ricorso su quattro è proposto dinanzi al Tar di Roma). «Il numero di ricorsi di una singola sezione interna del Tribunale - ha aggiunto de Lise - è sovente superiore al totale del contenzioso di interi Tar di dimensioni consistenti, come quelli di Bologna, Genova, Catanzaro o Cagliari. Sia la prima che la seconda sezione del Tar di Roma superano i 4mila ricorsi (4.988 la prima e 4.095 la seconda), hanno un carico superiore a qualsiasi Tar d’Italia, con la sola eccezione di quello di Napoli. Nonostante gli oneri eccezionali che gravano sul Tar del Lazio - ha tenuto a sottolineare de Lise - prosegue la tendenza a chiudere l’anno con un saldo attivo tra giudizi definiti e ricorsi introitati. I giudizi definiti nel 2006 (quasi 16mila) pur con una dotazione di personale sempre più esigua, hanno superato del 6 per cento quelli del 2005.

Il saldo attivo tra giudizi definiti nell’anno e ricorsi introitati (oltre 3mila) - ha concluso - ha determinato un’ulteriore flessione dei ricorsi pendenti». «Non ci limitiamo a chiedere più risorse - ha sottolineato il presidente - ne dimostriamo oggettivamente l’esigenza».

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