Giorgio Scaglia
Qualcuno dice che a Milano è più facile mangiare un sushi che un risotto giallo o una cotoletta. Sembra un paradosso ma cè del vero: trovare un ristorante tipicamente ambrosiano è unimpresa ardua e il turista che arriva in città con la voglia di assaggiare la cassoeula, il bollito, i mondeghili o i nervitt deve vagare ramingo perchè i ristoranti di cucina locale sono pochi e poco riconoscibili. Per rilanciare la gastronomia del territorio e per valorizzare il patrimonio gastronomico milanese, la Camera di commercio e il settore ristoranti di E.P.A.M. (associazione provinciale milanese pubblici esercizi), in collaborazione con l'Unione del Commercio del Turismo e l'Accademia Italiana della Cucina, hanno creato il marchio DeCa, Denominazione di Cucina Ambrosiana, un progetto che identifica un elenco di piatti tipici della zona di Milano e provincia, realizzati in modo da valorizzare le materie prime, i prodotti del territorio e nel rispetto delle corrette modalità di cottura e di trasformazione degli ingredienti. I locali che volontariamente aderiscono al marchio si impegnano quindi a utilizzare prodotti di qualità, tipici e stagionali (preferibilmente ottenuti con tecniche di lavorazione tradizionali), a garantire le denominazioni e gli originali metodi di preparazione dei piatti, a fornire ai clienti informazioni sulle principali caratteristiche delle ricette preparate e a trasmettere ai consumatori la storia e la cultura gastronomica milanese. Ogni ristorante DeCA, riconoscibile dal logo apposto sulle vetrine e sui menu, propone tutto l'anno nella propria lista delle vivande almeno cinque piatti della tradizione ambrosiana, variabili a seconda della stagionalità dei prodotti impiegati. Inoltre, gli aderenti al progetto garantiscono ai consumatori condizioni eccellenti in fatto di igiene e conservazione, lavorazione e somministrazione dei prodotti.
Il progetto prevede anche una guida con ricette tipiche e con i ristoranti che aderiscono alliniziativa: finora i locali targati DeCa sono una quarantina, un numero che gli organizzatori si augurano possa aumentare in futuro ma che già comprende, tra gli altri, nomi importanti come Sadler, Cracco-Peck, Joia, DO, Gran San Bernardo, il Boeucc e Masuelli «È un'iniziativa che si gioca sulla qualità e sull'identità - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio -.
Domani, al Palazzo dei Giureconsulti di via Mercanti, dalle 18 alle 20, Claudio Sadler terrà un corso di di cucina milanese aperto al pubblico. Al termine risotto giallo e vino di San Colombano per tutti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.