La risposta Il Comune: «Sulla solidarietà non dobbiamo vergognarci di nulla»

«Vi scongiuro, aiutate i bambini rom. Anche i bambini rom hanno diritto allo studio». L’urlo rompe il silenzio della basilica, subito dopo la fine del discorso del cardinal Tettamanzi ai vespri di Sant’Ambrogio. L’uomo, un quarantenne che mostrava le foto dei bimbi, si è poi allontanato velocemente. L’episodio ha toccato i cittadini, i politici, le istituzioni presenti alla celebrazione, che avevano appena ascoltato il discorso del cardinale, con l’invito a non usare la forza per risolvere il problema dei campi rom, arrivato dopo le polemiche sugli sgomberi.
«Giusto il richiamo alla solidarietà», risponde il sindaco, Letizia Moratti, che ha ascoltato il discorso dalla prima fila, accanto al presidente della Regione, Roberto Formigoni, della Provincia, Guido Podestà, e al vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi. «Credo che la nostra città, che accoglie il maggior numero di stranieri in tutta Italia, sia una città accogliente e insieme che chiede di rispettare la legalità» aggiunge la Moratti.
A difendere Palazzo Marino anche il vicesindaco, Riccardo De Corato. «All’arcivescovo tocca la cura delle anime e i suoi richiami sono sempre degni di grande attenzione. Ma un amministratore è un po’ come il buon padre di famiglia: deve anche garantire servizi e sicurezza ai cittadini. Non dobbiamo vergognarci di nulla» replica De Corato.
Gli sgomberi, aggiungono da Palazzo Marino, non avvengono alla cieca, ma in linea con una direttiva dell’Unione europea, in base alla quale i cittadini della comunità europea che non hanno mezzi suffienti per autosostenersi devono essere allontanati e rimpatriati.

«Ma il Comune offre sempre accoglienza a donne e bambini nelle proprie strutture convenzionate, nei limiti delle sue disponibilità», aggiunge il vicesindaco.
E Roberto Formigoni parla dell’allarme mafia: «Abbiamo già preso iniziative per vigilare».

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