Rissa mortale al Gazometro Tutta colpa della cubista

INTERROGATORIO Uscito dal coma, Pacchiarotti è stato ascoltato dal gip. Aveva discusso con la sua ex cognata

Interrogatorio di garanzia per Vincenzo Pacchiarotti, uno dei tre giovani arrestati perché coinvolti nella rissa avvenuta la notte tra il 28 e il 29 marzo scorso davanti al bar «Imperiale» in via del Gazometro, all’Ostiense, dove è morto Gianfranco Bonavita. Pacchiarotti, uscito dal coma, è stato trasferito nel centro clinico di Regina Coeli. L’uomo è stato ieri sottoposto ad interrogatorio di garanzia dal gip Maurizio Silvestri.
Rispondendo alle domande del giudice l’uomo ha in sostanza dichiarato quanto già dichiarato dagli alti due arrestati, Massimiliano Lustri e Santo Carlo Cesare, ossia di essere stato aggredito da persone a lui sconosciute e che comunque non sarebbe in grado di riconoscerle in quanto viste di sfuggita. Il 2 aprile lo stesso gip aveva convalidato gli arresti dei tre per rissa aggravata, emettendo contestualmente una misura cautelare in carcere nei loro confronti.

Quella stessa sera Pacchiarotti potrebbe aver avuto una discussione in un locale dove si era legato in precedenza con l’ex compagna del fratello, cubista in una discoteca, criticata per i vestiti succinti indossati e per il suo comportamento anche in relazione di essere madre di una bambina di dieci anni. Proseguono intanto gli accertamenti coordinati dal pm Roberto Felici che hanno visto nei giorni scorsi ha iscritto una quarta persona sul registro degli indagati A.F., ancora irreperibile.

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