È tempo di vacanze. Le città si stanno svuotando e circolare non è più un rompicapo. Quante macchine girano in città? Oggi è facile mettersi a un semaforo e contarle. Che bel divertimento. Addio smog, targhe alterne e tutto il resto. Tutto quello che ci disturba nei mesi autunnali e invernali non c'è più. Sì, ammettiamolo, proprio tutto e quel mio tutto viene sottolineato dal mio amico edicolante che dice: «Ghe pù quel marucchin». Non c'è più quel marocchino. È tempo di vacanze e tutti, compresi gli extracomunitari hanno lasciato la città. «Sono disperato, non ho trovato posto per imbarcarmi e andare in Marocco. In macchina fa troppo caldo e la strada fino alla Spagna è lunga». Il lamento è di Mustafa, originario di Meknes che non si dà pace. La tratta da percorrere è Genova-Tangeri per poi recarsi a casa (Tangeri-Meknes, 280 Km circa). Per molti come lui, il problema si pone quando si vuole viaggiare su un traghetto nelle migliori condizioni. Sono tanti gli extracomunitari del Marocco che in questo periodo stanno facendo ritorno a casa e lo spettacolo che offre l'imbarco è impressionante. Che sia da Genova o da Trapani, è incredibile vedere questi ragazzi che hanno sgobbato tutto l'anno ritrovarsi all'imbarco con ogni genere di bagaglio.
«È per noi un momento importante - dice Ahmed, 36 anni, operaio a Cusano Milanino - non solo perché ritroviamo l'atmosfera di casa, ma anche perché ci attende un mese di festa. Nei nostri confronti le famiglie hanno grandi attese». Ecco giustificata la montagna di bagagli e poi «il made in Italy, vuoi mettere?». Mentre Ahmed è felice, Mustafa, con indosso la maglia del Milan, rigorosamente il numero 3, non nasconde la sua faccia preoccupata.
*giornalista e scrittore