Ritratto intimo di Battiato pittore per sfida

Inizia a dipingere «per pura sfida». Eppure non vuole imporsi in nessun «tempio» artistico, non partecipa alle fiere e addirittura firma i quadri con lo pseudonimo Suphan Balzani. È Franco Battiato, il cantante, musicista e poeta che propone per la prima volta in modo così articolato al grande pubblico la sua esperienza artistica di pittore, cominciata oltre vent’anni fa, con la mostra «Prove d’Autore», che inaugura oggi (ore 17.30) alla Galleria Bipielle Arte a Lodi (via Polenghi Lombardo 13, 0371-580351, www.bipiellearte.it). Venticinque opere, tra cui un inedito Trittico in cui ritrae se stesso; Gilgamesh, il libro d’artista per cui ha creato tre litografie originali; e il video-documentario dedicato allo scrittore Gesualdo Bufalino. Così, le atmosfere oniriche e orientaleggianti che si respirano nelle sue canzoni emergono anche nella pittura. Come in musica, nel disegno Battiato sembra infatti cercare la perfezione di luoghi incontaminati e lontani, raccontando lo spirito profondo e la complessità dell’uomo. Se queste sono caratteristiche poetiche dell’artista siciliano, è indubbio che nella pittura tutto ciò sia, però, meno controllabile: il quadro è come un luogo più intimo e raccolto, in cui Battiato utilizza meno citazioni. E’ se stesso, e dà le spalle al visitatore, come nel suo Autoritratto. Nei dipinti c’è il mondo più intimo e privato: lui, il musicista raffinato, che conosce nei dettagli la cultura antica, attaccato alla sua terra natia, che sa descrivere con sapienza lirica i sentimenti più intimi, in pittura sembra più spontaneo, più sincero. Si vedono così lavori di raffinata eleganza come Preghiera, oppure opere apparentemente più semplici, come i ritratti dei bambini (Maria Bergamasco Giufini e Emma Pischetola). Questa sera (ore 21), sempre allo spazio Bipielle, Battiato terrà una conversazione con Beppe Severgnini sulla vita, sull’arte, sul viaggio e gli stili di vita.