nostro inviato a Firenze
«Non sono un diplomatico e mi assumo la responsabilità di quanto dico», firmato Gigi Riva, uno che non tirava indietro la gamba quando giocava, uno che adesso, da team manager della nazionale, non imita le scimmiette che, a seconda delle circostanze, non vedono, non sentono o non parlano. A Riva non è andato giù Beckenbauer quando ipotizza, da presidente del mondiale tedesco e non da vecchia gloria che porta alla partita i nipoti, che gli azzurri avranno vita dura in Germania perché troveranno un ambiente ostile, conseguenza dellultimo calcio-scandalo. Che cosa pensasse delluomo-leggenda del Bayern è poi finito ieri sulla Bild e, sempre ieri, Gigi, invece di smentire, cosa che avrebbe fatto il 99% dei suoi colleghi pallonari, ha precisato e rincarato la dose. Buon segno vederlo tirare fuori il carattere, addirittura ottimo se verrà imitato dagli azzurri in campo: a fare gli agnelli si finisce in padella.
«Che tutta la nostra preparazione alla coppa del mondo e tutta la sua impostazione siano cambiate dopo quello che è esploso lo sapevamo tutti noi fin dal primo istante, altrimenti uno se ne restava a casa. Ci è franato tutto addosso, però da uomo di sport e da dirigente io devo fare in modo che i giocatori possano comunque prepararsi al meglio, perché in Germania non ci attendono solo gli avversari e chi vuole marciarci su questa cosa, ma anche tanti e tanti nostri tifosi che verranno a vederci anche dai Paesi vicini e ai quali dobbiamo offrire certezze felici. E allora una persona intelligente, una vera autorità come lui dovrebbe essere, tace e per esprimere certi giudizi aspetta le sentenze. Anchio, da qui, potrei dire certe cose su recenti problemi del suo calcio, ma taccio perché è giusto così. Vomitare sentenze senza sapere le cose è di una facilità incredibile, facendo così Beckenbauer si è comportato come un monello e se, invece di essere quello che si dice sia, è solo un bambino, allora gli farò dono di un macchinina, e se mi dirà che lha già, nessun problema: gliela cambierò con un trenino, così si diverte».
«Mi spiace che in Italia le mie parole siano state prese male - ha fatto prontamente dietrofront Beckenbauer dai microfoni del Tg1 -, ho solo detto che con uno scandalo di tali proporzioni i vostri giocatori ai mondiali saranno sottoposti tutti i giorni a una grande pressione psicologica, tutti i giorni con le domande dei giornalisti sarà difficile concentrarsi come dovrebbero. Questo è quello che temo, ma spero di sbagliarmi e di vedere la vostra nazionale andare avanti nel torneo». «Dopo il Brasile - ha concluso Kaiser Franz - voi restate tra i favoriti per la conquista del titolo».
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