La Juve ha unaltra bandiera. Che sventola alta e si affianca a quella di Alessandro Del Piero: Gigi Buffon ha infatti prolungato di un anno il contratto che lo lega alla società bianconera. Se le parti continueranno ad apprezzarsi e ad amarsi come hanno fatto nelle ultime sei stagioni, il matrimonio durerà fino a giugno 2012, quando SuperGigi avrà compiuto 34 anni e magari avrà voglia di appendere le scarpette al chiodo. Scenari che verranno. Quel che è certo è che le paure dei mesi scorsi sono svanite: non solo il portiere ha accettato di rimanere alla Juventus come prevedeva il contratto, ma ha anche sottoscritto un prolungamento che la dice lunga sul suo desiderio di essere parte attiva nel processo di ricostruzione della Signora del calcio italiano. «Per me si tratta di un giorno importante - ha commentato il numero uno bianconero, che guadagnerà 5,5 milioni a stagione -. Ho scritto una nuova pagina della mia carriera e della mia vita. Una scelta coerente con quella maturata lanno scorso e che conferma il mio attaccamento a questa squadra, alla società e ai tifosi. Il progetto che mi è stato presentato è convincente: la società si è data obbiettivi sportivi in cui credo, ci sono i presupposti per un rapporto sempre più stimolante».
Al settimo cielo lad bianconero Blanc: «La permanenza di Buffon in bianconero era uno dei punti qualificanti del nostro piano per i prossimi anni. Il fatto che il portiere campione del mondo condivida le nostre ambizioni è motivo di particolare orgoglio. Gianluigi ha apprezzato una proposta articolata e innovativa che, oltre a metterlo al centro di un progetto sportivo importante, prevede anche la valorizzazione della sua immagine».
Paradossalmente Buffon era senza mercato, Mauro Camoranesi invece è molto corteggiato e potrebbe lasciare la Juventus se il club non adeguerà il suo contratto a quello degli altri big. Lo ha detto il suo procuratore: «Ha il 50 per cento di probabilità di restare». E cè un altro azzurro che sta vivendo momenti unici: Fabio Quagliarella in 90 minuti potrebbe aver raddoppiato il valore del suo cartellino attualmente in comproprietà fra Udinese e Sampdoria con una storia curiosa alle spalle. Samp e Udinese nel 2005 si erano scambiate le comproprietà di Salvatore Foti e Fabio Quagliarella che i friulani, due anni prima, si erano presi a costo zero grazie al fallimento del Torino, un vero colpo perché ora il calciatore ha un valore di almeno 15 milioni e tutti sono convinti che sia destinato a crescere.
Il direttore generale dellUdinese Pietro Leonardi si è già dichiarato entusiasta dellexploit di Fabio, perché fa salire il valore patrimoniale del calciatore e ora attende il 20 giugno, giorno di scadenza delle comproprietà. Franco Soldati, presidente dellUdinese, ha già fissato un prezzo: «Quagliarella rappresenta un valore per la società. Potrebbe arrivare o essere ceduto a terzi, creando a noi una grossa plusvalenza con cui potremmo acquistare unaltra punta. Certo che se alle buste la Sampdoria dovesse offrirci qualcosa come 10 milioni di euro per avere laltra metà potremmo pensarci». Ha un piano anche la Sampdoria, che ha le mani sullaltra metà del gioiello: «Faremo di tutto per trattenerlo - ha dichiarato il dg blucerchiato Marotta -. Non è semplice fare valutazioni ora, ma so che faremo di tutto per trattenerlo qui, visti anche gli ottimi rapporti che intercorrono con lUdinese. Ci fermeremo solo davanti a offerte straordinarie, ma penso che Fabio rimarrà con noi».
Lidea che si sta facendo largo è che la comproprietà venga rinnovata in attesa che il valore di Fabio Quagliarella salga ancora, intanto cè quel Salvatore Foti che, con Schwoch nel Vicenza, ha dato spettacolo e promette altrettanto bene, con un cartellino che ora è più di una semplice comproprietà.
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