«La sentenza del Tar è unottima notizia, soprattutto per i colleghi delle Tv private che possono immediatamente tornare a fare il loro lavoro. Spero che, al di là dei tecnicismi, anche la Rai sappia cogliere il senso profondo di una sentenza che, evidentemente, riapre anche la nostra vicenda. Spero che già dalla prossima settimana tornino in onda «Ballarò», «Annozero», «Porta a Porta» e «Lultima parola»». Così il conduttore della trasmissione di Raitre «Ballarò», Giovanni Floris ha commentato il pronunciamento del Tar sul regolamento preelettorale per le tv private dellAgcom. Ancora più agguerrito il giornalista Michele Santoro, conduttore di «Annozero»: «Si è aperta per la prima volta una breccia dentro un castello di illegalità che era stato costruito con il pretesto della par condicio - ha detto Santoro a «Ecoradio» - dico con il pretesto della par condicio perché in nessuna parte della legge è ipotizzabile una confusione tra tribune politiche e programmi di approfondimento. Mi sembra che anche nelle motivazioni del Tar si mette in evidenza come sia stata confusa la comunicazione politica con i programmi di approfondimento ed è per questo motivo che il Tar ha sospeso il regolamento che era stato esteso anche alle televisioni private. Se la Rai - ha ribadito il giornalista - non dovesse decidere, noi il 25 marzo saremo a Bologna con una trasmissione-manifestazione che andrà in onda dovunque sarà possibile.
Se è vero che nelle motivazione del Tar non si possono confondere le tribune politiche con i programmi di approfondimento allora la Rai ha un motivo in più per disapplicare il regolamento elaborato dalla commissione di Vigilanza, con un abuso di potere.Rivincita Floris e Santoro pronti a tornare
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