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La rivincita di Massa Tiene dietro Hamilton e risponde a Kimi

«Il mio campionato del mondo comincia ora». Parole (sante) di Felipe Massa. Ma non comincia solo per lui, di fatto comincia anche per i tre che attualmente gli stanno davanti: quando si parla di spettacolo mancante in Formula 1 - e io continuo a dire che è cambiato il modo di divertirsi a guardare le gare - beh, ecco la classifica mondiale da Guinness, con i primi tre a pari punti. E che tre: sono i tre vincitori del 2007, inseguiti proprio da quel Massa che ha impiantato due pole su tre gare. Ecco lo spettacolo della Formula 1 moderna: quello che hanno nella testa i piloti, che cercano di non prendere rischi in gara con sorpassi belli per il pubblico, ma a rischio di contatto e di ritiro, che tirano al titolo. Con tre a pari merito - e tra essi un debuttante che va forte come il campione del mondo, se non di più - con Massa che ha starnutito in Australia e si ritrova già a inseguire il titolo, capite che non si può sprecare nulla, non si può buttare via neanche un punticino.
Il campionato dunque comincia ora, ma i temi del Bahrain si ripeteranno in buona parte delle prossime gare: Hamilton contro tutti, anche contro il suo compagno di squadra Alonso; Massa che con la vittoria ha recuperato quella fetta di credibilità interna, che però ancora deve consolidare. Ci vorrà infatti un altro gran premio per dare a Jean Todt la possibilità di lasciargli libera uscita in pista anche contro Raikkonen. Se su Alonso nessuno discute (ancora), su Raikkonen - italian style - si discute già. Massa che costa la metà ed è umanamente simpatico dentro e fuori le mura di Maranello, va effettivamente più forte di lui in prova e gara? Insomma la lezione dimostrativa del Bahrain non basta ancora.

Alla prossima.

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