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La rivolta aggira la censura sul web

La rivolta dilaga sui blog e sui siti di microblogging. La Cina teme l'effetto emulazione e blocca la ricerca della parola Egitto

La rivolta aggira la censura sul web

Il Cairo - La popolazione, soprattutto al Cairo, "è stata manipolata e terrorizzata" dal ritiro delle forze di polizia, ed il conseguente inizio dei saccheggi. Lo scrive Issandr El Amrani, un celebre blogger egiziano che è riuscito a ripristinare la sua connessione al web e postare un messaggio sul proprio sito. "Posso parlare solo per la zona centrale del Cairo. La situazione è molto peggiore nelle città nei pressi del canale di Suez, ad Alessandria, nel Delta, e nella gran parte del Sinai - scrive El Amrani -. Un mio amico ad Aswan mi ha detto che lì la polizia è ancora nelle strade, e non si vedono militari. Insomma, la situazione è diversa in ogni posto". "Secondo me, Omar Soleiman nominato vicepresidente vuol dire che è lui che comanda ora. Il vecchio regime sta tentando di salvarsi", spiega ancora il blogger convinto che Soleiman e gli altri dirigenti sono "complici" di quanto accaduto nel Paese negli ultimi 30 anni. "Spero di riuscire a riconnettermi - conclude El Amrani -. Intanto mi chiedo, perchè la tv di Stato terrorizza la gente mandando a rotazione le immagini dei saccheggiatori? Perchè la polizia è stata ritirata, chi lo ha deciso? Chi guida i militari, il capo di Stato maggiore Sami Enan è ancora al suo posto?".

E la Cina teme il contagio La Cina ha bloccato oggi le ricerche che contengono la parola "Egitto" su microblog cinesi simili alla piattaforma Twitter, che è inaccessibile. Le ricerche di "Egitto" sui microblog dei siti più popolari come Sina.com e Sohu.com danno oggi come risultato un messaggio secondo il quale "non è stato possibile" trovare le informazioni richieste. I media cinesi hanno riportato in questi giorni le notizie delle manifestazioni in Egitto e i microblog si sono riempiti di notizie e opinioni su quello che sta accadendo. In un editoriale il quotidiano Global Times ha paragonato gli eventi in Tunisia ed in Egitto con le "rivoluzioni colorate" degli anni passati nelle repubbliche ex-sovietiche. Secondo il giornale queste non hanno portato ad una "vera democrazia" che non è "compatibile con le condizioni" della società di quei paesi.

In Cina ci sono oltre 450 milioni di utenti di Internet e i siti di comunicazione sociale come, oltre a Twitter, Facebook, Youtube e Flickr, sono bloccati dalla censura.

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