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La rivolta delle tenniste: sul Centrale solo le più belle Però è sempre stato così...

«Il Tempio del Tennis favorisce l'avvenenza femminile!». L'accusa arriva dal Daily Mail e a costo di rendermi impopolare devo ammettere che nel preferire una bella tennista a una brutta, francamente non ci vedo niente di male. È una storia vecchia come il mondo ed è sempre accaduto anche a Wimbledon. Ma la polemica non si ferma qui perché ad accendere il dibattito è arrivata la risposta del portavoce del torneo che, interrogato dal tabloid inglese, ha candidamente ammesso: «La bellezza è un fattore importante e io non ci trovo niente di strano». Affermazione che ha fatto andare su tutte le furie l'attuale numero 1 del mondo Dinara Safina che ha subito ribadito: «Non sono io a stabilire i programmi ma è ingiusto che la Kuznetzova regina di Roland Garros e Venus Williams 5 volte vincitrice di Wimbledon abbiano giocato sul campo n°1 e n°2, mentre Serena per trovare il suo campo ha addirittura rischiato di perdersi! Nello stesso orario gli organizzatori avevano programmato sul Centrale due bellone molto più basse in classifica».
Allo stravagante dibattito si è aggiunta una fonte anonima della Bbc che ha confermato: «Se scende in campo una tennista carina l'audience aumenta!». Anche i grandi intenditori del gioco hanno voluto esprimere la loro nota polemica, segnalando: «Durante la sfida in questione, tra la giovane tennista romena Sorana Cirstea e la bionda Viktoria Azarenka sul Centrale c'erano molti posti vuoti».
Io spero di non essere male interpretata dai lettori se azzardo una tesi molto personale. Sappiamo tutti che la storia del tennis è stata scritta da tante straordinarie campionesse, donne imbattibili ma spesso troppo mascoline. Non era bella Doris Hart, non lo era neppure Louise Brough, tantomeno Margaret Osborne. All'improvviso abbronzata e affascinante arrivò dagli Stati Uniti Gussy Moran, una bruna con ambizioni da modella. Ebbene, ancora oggi il nostro mondo non ha dimenticato "Gorgeous Gussy" la tennista che un torneo del Grande Slam non lo ha mai vinto ma che è rimasta nel cuore degli spettatori per il suo charme. Anni dopo nel tennis arrivò Carol Fageros altra bellissima che girò il mondo guadagnando un mucchio di denaro nel momento in cui decise di passare al professionismo. Carol si esibiva con le: "Ugly four" le quattro bruttone, così erano soprannominate le indimenticabili campionesse delle quali non faccio il nome.
Infine credo che l'esempio più emblematico della tennista che diventa famosa conquistando fama e popolarità incassando più di tante altre decisamente migliori di lei sia stata Ana Kournikova. Per concludere vorrei ricordare che, nel mio piccolo, quando arrivai dall'Africa e mi resi conto che al Foro Italico le donne giocavano alle nove del mattino su campi periferici perché erano noiose, mentre il mio amico Nicola Pietrangeli si esibiva sul Centrale alle quattro del pomeriggio, presi una decisione: indossando un bel paio di mutandine di pizzo sul Centrale ci arrivai anch'io. A questo punto lasciatemi concludere con un’ultima considerazione: se un tempo non era facile trovare delle donne sportive davvero belle e femminili oggi grazie a Dio il mondo è cambiato. Eleganza e fascino, due componenti che non hanno prezzo, appartengono a molte, quindi evviva le donne che hanno il coraggio di fare ogni sforzo per rendersi sempre più attraenti e più sexy! Oggi nel tempio del tennis non ci saranno polemiche perché a combattere per un posto in finale, sul Center Court, avremo due assolute dominatrici: le sorelle Williams.

Venus contro Safina, Serena contro Dementieva.

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