Rivolta sul web contro la stangata di Pisapia: i milanesi dicono no all'aumento di Irpef e Atm

Il centrodestra lancia la guerra telematica per evitare aumenti: "Inondate di mail il Comune, le leggeremo in aula". Da ieri aperto un gruppo anche su Facebook per protestare. La proposta di Gallera: "Evitiamo il blitz estivo"

Rivolta sul web contro la stangata di Pisapia: 
i milanesi dicono no all'aumento di Irpef e Atm

Una rivolta telematica contro la stangata di Pisapia. Il Pdl già venerdì aveva bollato l’introduzione dell’addizionale Irpef allo 0,2% (retroattiva a gennaio 2011) e l’aumento del biglietto Atm da un euro a uno e mezzo a partire da settembre come un vero e proprio «blitz estivo ai danni delle famiglie», una manovra «fatta di nascosto: i milanesi sono via per le ferie, hanno risparmiato e scopriranno solo al rientro che devono sborsare altri quattrini». Ma anche i cittadini in vacanza possono protestare prima che sia troppo tardi. Se l’ex vicesindaco Riccardo De Corato ha già annunciato un «No tax day», che però difficilmente potrà essere organizzato prima di settembre, il consigliere Pdl Giulio Gallera invita tutti a invadere da oggi e per tutta la settimana le caselle mail dell’assessore al Bilancio Bruno Tabacci, a inviare proteste alla sua mail istituzionale (giulio.gallera@comune.milano.it) e a quelle degli altri membri del centrodestra, ed è possibile partecipare alla battaglia anti-stangata anche su Facebook, collegandosi al pc da qualunque regione o Paese ci si trovi, mandando un messaggio al gruppo «Contro le tasse di Pisapia fai sentire la tua voce» aperto ad hoc da ieri sera. «Se il sindaco e la giunta pensavano di far passare in sordina gli aumenti hanno fatto male i conti - avverte Gallera -. Anzi, da mercoledì quando il documento approderà in aula leggeremo in consiglio comunale buona parte dei messaggi inviati dai milanesi».
Oggi pomeriggio e domani la delibera sull’Irpef approda in Commissione Bilancio, e sarà subito polemica. Non solo da Pdl e Lega, persino la sinistra radicale ha annunciato le barricate. Troppo bassa l’esenzione a 26mila euro lordi di reddito, e se il Pd ha strappato al sindaco l’accordo di alzare l’asticella intorno a 33mila euro, per la Federazione della sinistra non basta: devono essere salvaguardati i redditi almeno fino a 50mila euro e niente rincari del biglietto Atm. Anche l’Italia dei valori e Sel (che pure ha votato in giunta il provvedimento) in aula promettono di alzare la soglia dei graziati dall’Irpef a quota 50mila. La coalizione è spaccata, cercherà di trovare una quadra domani nel vertice di maggioranza con il sindaco. Ma i tempi prima della pausa estiva sono stretti, il documento deve andare in aula da mercoledì e il presidente del consiglio Basilio Rizzo ha convocato sedute tutti i giorni per il via libera all’Irpef. Solo venerdì invece andrà in giunta la delibera sull’aumento del 50% per i mezzi pubblici. In questo caso la sinistra potrà bypassare il consiglio, ma il Pdl anche in questo caso invita i milanesi ad alzare la voce in massa sul web prima che con il suo voto «la giunta metta pesantemente le mani nelle tasche delle famiglie. La mobilitazione sul web contribuirà al nostro ostruzionismo in aula, leggeremo i messaggi in aula». Un sistema (anche) per allungare i tempi della discussione.

Anche la Cisl protesta per una manovra «sbagliata nel metodo e nel merito, non ci va bene» attacca il segretario generale Danilo Galvagni, annunciata dal Comune non ci va bene: nel metodo e nel merito». Il sindacato avrebbe voluto essere consultato alla ricerca di «soluzioni alternative e meno drastiche, ad esempio lavorando sugli sprechi. Così si colpiscono in modo pesante operai e pensionati».

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