La «rivoluzione» dei tagliandi premia Vinai

La «rivoluzione» dei tagliandi premia Vinai

(...) conta 2.546 voti.
Poi Roberto Cassinelli e Enrico Musso, deputato e senatore del Popolo della Libertà che chiudono con un’altrettanta valanga di preferenze. Nomi noti ma anche meno noti, il gioco del Giornale ha avuto anche il merito di mettere in evidenza altri personaggi del mondo politico, imprenditoriale e sociale della città di Genova stimati ma magari meno considerati nel palazzo o che hanno avuto meno voglia di misurarsi con la politica. Dalla lunga lista che trovate a fianco, c’è da scommettere, si vedranno in molti correre nelle prossime sfide che il centrodestra dovrà giocare, magari con ruoli differenti.
La corsa al quinto posto tra Domenico Morabito (vicepresidente del consiglio Municipio Media Valbisagno), Aldo Siri (consigliere regionale), Andrea Cambiaso (portavoce degli irriducibili biasottiani) e Alberto Cattaneo (presidente dell’associazione «Città Futura» di Santa Margherita Ligure) finisce con la vittoria di Morabito per il quale ieri sono arrivate altre 276 schede. Il consigliere municipale, in queste settimane, ha messo in piedi anche un comitato nato apposta per promuovere la sua «candidatura» dell’ultimo reduce di Alleanza Nazionale in una assemblea elettiva. Ma molti nostalgici del movimento sociale non hanno fatto mancare il loro appoggio all’uomo di tutte le battaglie: quel Gianni Plinio che, rimasto orfano del consiglio regionale, non ha perso la voglia di fare politica riproponendosi appena c’è stata l’occasione (il 30 giugno insegna).
Walter Pilloni, imprenditore del ponente genovese, ha avuto l’appoggio dei lettori di quella zona della città, Felice Ravalli ha mosso il quartiere del Lagaccio che lo sostiene nella lotta contro la realizzazione della moschea sulle alture di Genova. Primo dei leghisti è risultato Edoardo Rixi, consigliere regionale e anima della Lega Nord in Liguria. Meno conosciuti ma molto apprezzati Lorenzo Limon e Giovanni Tavilla, mentre ha riscosso preferenze anche il caporedattore della nostra testata Massimiliano Lussana. Il primo non di centrodestra ad essere apprezzato da chi legge il Giornale è Giovanni Battista Raggi, tesoriere Pd che si è fatto apprezzare per la sua presa di distanza dal partito in occasione della commemorazione delle vittime delle foibe a Santa Margherita in occasione del 25 aprile.
Nel derby tra presidenti delle squadre di calcio Enrico Preziosi ha battuto Riccardo Garrone, probabile che sul presidente blucerchiato sia pesata la simpatia per il centrosinistra.


Ricordiamo anche chi ha raccolto meno di 10 preferenze e non è stato possibile inserire in classifica per esigenze tecniche: a 10 voti Salvatore Bevilacqua, Fabio Marzio Meus, Monica Magnani, Gianni Bernabò Brea; a 9 voti Alessandro Garrone; 7 voti Enrico Cimaschi; 5 Alfredo Biondi, Massimo Alfieri, Cesare Castelbarco, 4 voti Marcella Mirafiori e Francesco Carbognin; 3 voti Bartolomeo Panno e Elvis Morelli; 2 voti Riccardo Borella, Federico Casabella, Bruno Ferraccioli, Lilli Lauro, Francesco Verzillo e Lilli Lauro; 1 voto Gabriele Albertini, Carlo Camisetti, Bruno Ravera, Antonio Cassano, Roberta Oliaro.

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