Rivoluzione del linguaggio web: gli indirizzi in tutti gli alfabeti

Per la prima volta, a fianco ai caratteri latini, si potranno utilizzare gli altri, dal cirillico al cinese, all’arabo

Rivoluzione del linguaggio web:  
gli indirizzi in tutti gli alfabeti

Una rivoluzione fatta di poche lettere, un piccolo ma grande cambiamento per il mondo di Internet: gli indirizzi e i domini di Internet si potranno presto scrivere anche utilizzando un alfabeto diverso da quello latino.

L’annuncio è arrivato direttamente da Rod Beckstrom, nuovo amministratore delegato dell’Icann, l’Internet corporation for assigned names and numbers, gran timoniere che governa la struttura della rete web. L’annuncio sarà confermato ufficialmente nel corso del vertice dell’Icann che, non a caso, si riunisce questa settimana a Seul. La scelta della Corea del Sud non è affatto casuale. È chiaro che la mossa strizza l’occhio innanzitutto alle potenze tecnologiche asiatiche come la stessa Corea, il Giappone e l’emergente Cina. Quello dei domini e degli indirizzi web del resto è un grande mercato mondiale e, vista la rapidità dell’espansione della rete, l’Icann è continuamente alla ricerca di nuove «estensioni» da adottare.

Se i cambiamenti verranno confermati, come appare molto probabile a questo punto, si tratterà di una delle più grandi rivoluzioni vissute da Internet. I domini sono i suffissi applicati a tutti gli indirizzi Internet, come .com o .it. Gli incontri dell’Icann potrebbero aprire il mondo a domini in alfabeto arabo, coreano, giapponese, greco, indi e cirillico.

«Si tratta del più grande cambiamento tecnico di Internet da quando è stato inventato 40 anni fa», ha detto Peter Dengate Thrush, presidente dell’Icann. Secondo lui il voto per l’approvazione potrebbe avvenire venerdì. Se il voto sarà positivo l’agenzia comincerà ad accettare richieste di approvazione e i primi indirizzi dovrebbero iniziare a comparire a metà del 2010. Dal punto di vista tecnico il cambiamento può avvenire grazie a un sistema di traduzione che consente a differenti alfabeti di essere convertiti nel giusto indirizzo.
«Siamo fiduciosi che funzionerà perché lo abbiamo testato per due anni», ha detto Dengate Thrush. L’Icann stima che circa la metà degli 1,6 miliardi di utenti di Internet nel mondo utilizzi una lingua scritta in un alfabeto diverso da quello latino.

«Questo cambio è quindi necessario non solo per metà degli utenti mondiali di Internet oggi, ma probabilmente per oltre la metà dei futuri utenti», ha detto Rod Beckstrom. E, con la scusa del multiculturalismo, ovviamente si potranno lanciare migliaia di nuovi indirizzi da vendere. Come l’ultimo appena coniato dall’Icann: .Post, dedicato soprattutto ai servizi postali.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica