Roberta Pinotti, una che sa dare Sicurezza

Alta, bionda, e un look che non passa certo inosservato: con questi attributi, il rischio è quello di essere apprezzata più per la qualità dell’immagine esteriore che per la sostanza della proposta politica. E allora lei, Roberta Pinotti - genovese, 47 anni, sposata con il medico Giovanni Orengo, due figlie, Elena e Marta - si è abituata a lanciarsi con generosità nelle imprese che le stavano a cuore, moltiplicando l’impegno per dimostrarsi sempre all’altezza della situazione, e comunque un passo avanti rispetto ai colleghi maschi. A cominciare dall’esperienza nelle «guide», l’equivalente femminile degli scout. Zaino in spalla e scarponi pesanti l’hanno temprata anche all’arena politica, dove si è distinta da subito e ha bruciato le tappe. Prima una gavetta nei circoli del partito (allora Pds) del ponente, poi la scalata nelle amministrazioni locali. Nel frattempo si laurea in Lettere moderne e insegna nelle scuole medie superiori. Inizia la carriera politica nel 1990 come vice presidente di circoscrizione, dal 1993 al 1997 è assessore alle Politiche giovanili della Provincia di Genova con la presidente Marta Vincenzi. Dal 1997 al 1999 è assessore alle Istituzioni scolastiche del Comune di Genova con il sindaco Giuseppe Pericu. Non basta: dal 1999 al 2001 ricopre la carica di segretario provinciale dei Democratici di Sinistra: è il trampolino di lancio per la Camera, dove viene candidata (al posto della Vincenzi) e eletta nel 2001 e rieletta nel 2006 nelle liste dell’Ulivo.

Ha fatto parte Commissioni Bilancio e Difesa e della Commissione d’inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e di Miran Krovatin.
Nel giugno 2006 diventa presidente della Commissione Difesa della Camera. Eletta nella Costituente nazionale del Pd, attualmente è responsabile dei problemi della Sicurezza.

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