Cultura e Spettacoli

Rocco Siffredi, una depressione di 26 centimetri

La buona notizia è che si deprime anche lui con tutti i suoi «26 centimetri» (la stima è di Chiambretti, se quindi si dovesse trattare di una sotto stima nessuno se la prenda con noi). La cattiva notizia, si diceva, è che, per uscire dalla depressione, ha dovuto ricominciare ad avere rapporti sessuali con quattro o cinque donne al giorno. Antidoto proibitivo per chiunque, ci spingeremmo a concludere. Quindi, se anche voi siete depressi e lo siete non avendo nemmeno «26 centimetri» (in dotazione o a disposizione), la depressione ve la tenete.
Mercoledì sera al Chiambretti Night, su Italiauno, Rocco Siffredi, attore porno di fama internazionale e ora anche produttore, è andato a raccontarsi a Piero un metro e 26 centimetri, tiè. Con Siffredi c’era anche la bellissima moglie Rosa della quale potremmo aggiungere, pur senza conoscerla, pazientissima. L’attore è un uomo visibilmente e comprensibilmente compiaciuto di se stesso, della sua carriera e del motivo per cui ne ha avuta una tanto florida: quella sufficienza piena con un due davanti. Non manca di ringraziare sua madre che lo avrebbe voluto prete, di onorarne il ricordo, di ricordare che è sempre stata la sua più grande sostenitrice. Regala tre dvd delle sue ultime fatiche al conduttore, (ri)spiega che a lui il Viagra serve per calmarsi, racconta aneddoti di Moana Pozzi, incontrata su tanti set, «donna non portata per il porno» secondo Siffredi «ma portata a diventare pornostar dalla scuderia Schicchi». Poi un tributo alla signora Rosa: «Mia moglie è una donna fantastica, è sempre stata al mio fianco e non ha mai cercato di cambiarmi. È lei che mi ha insegnato a far l’amore come si deve», complimento mica da ridere fatto da Rocco Siffredi.
Eppure, sorprendentemente, racconta di essere passato per il tunnel della depressione. È successo quando ha smesso di fare l’attore per dedicarsi solo alla produzione. Ci ha provato. Una moglie (che non gli ha mai chiesto di smettere, in realtà), due figli, una nuova fase di vita... Insomma, voleva essere altro. Appendere l’arnese al chiodo. Lì, è sopraggiunto l’abisso. L’assenza di rapporti con quattro o cinque donne al giorno, per venticinque giorni al mese, per dodici mesi... Ha iniziato ad andare a prostitute per colmare il gap. A mentire a sua moglie, ad abbrutirsi. Un animale da porno. Così è tornato a lavorare per legalizzare la necessità.

Non si è depresso malgrado i 26 centimetri, si è depresso per i 26 centimetri.

Commenti