Il rock emiliano detta legge con Ligabue

Esauriti da tempo i biglietti per assistere all’attesa tappa romana del «Nome e Cognome Tour 2006» Sul palco anche il violinista Mauro Pagani

Simone Mercurio

La festa rock di Luciano Ligabue approda sabato allo Stadio Olimpico per l’attesa tappa capitolina del suo «Nome e Cognome Tour 2006». Un vera e propria tournée infinita e senza soste quella del «Liga», così come è chiamato dai suoi fan il rocker emiliano. Una lunga serie di live per lui, partiti in autunno scorso fra club e teatri, continuati in inverno nei palasport e proseguiti oggi negli stadi. Concerti che riprenderanno, con i primi freddi di ottobre, ancora al chiuso per un set tutto acustico, solo chitarre e voce, senza batteria.
E sono davvero pochi gli artisti in Italia che, come Luciano Ligabue, possono permettersi una sequela così lunga di concerti, sempre, ovunque e inesorabilmente «sold out». Era il 10 settembre 2005 quando a Campovolo, località vicino Modena, 180.000 fan hanno trasformato una grande radura in piena terra padana in uno spazio da raduno rock. Una piccola Woodstock in salsa emiliana, immortalata anche in un dvd, per un artista, il solo in Italia insieme con Vasco Rossi, capace di adunate oceaniche di questa portata. Con i suoi quattro palchi, una super organizzazione, il gran dispendio di mezzi e qualche problema tecnico, il concerto record dello scorso anno di Ligabue ha meritato comunque la piccola-grande medaglia al merito per un personaggio eclettico come l’artista emiliano, già rocker, ma anche regista e scrittore di successo.
Con l’apertura tour di Ancona e l’exploit milanese di San Siro, Ligabue torna adesso nella più «contenuta» dimensione-stadio e arriva all’Olimpico, per quello che già si annuncia come l’evento che apre i grandi appuntamenti della stagione estiva capitolina.
Gigantesco ma unico, questa volta, il palco di Ligabue incastonato fra due megascreen ad alta definizione. La scenografia si completa con due pedane rotanti e altrettanti corridoi che s’incroceranno lungo il prato dello stadio, protesi verso il pubblico. Molto potente l’amplificazione, ben oltre i 300mila watt, che, ci scommettiamo, terrà «compagnia» agli abitanti di Monte Mario e dintorni per le previste 2 ore e mezzo di show.
Differente da quella proposta nel tour nei club e nei palasport è la scaletta musicale. Non mancheranno i brani più famosi del rocker, da «Urlando contro il cielo» a «Balliamo sul mondo», da «Marlon Brando è sempre lui» a «Tra palco e realtà», da «Certe notti» a «Piccola stella senza cielo».
Con Ligabue, il fido Federico Poggipollini, Mel Previte e Niccolò Bossini saranno ben quattro le chitarre sul palco al servizio di un live che si aprirà con l’ultimo cd «Nome e cognome» e le canzoni «Il giorno dei giorni», «L’amore conta», «Happy Hour» e «Le donne lo sanno».


Chicca della serata sarà la presenza dell’ex Pfm Mauro Pagani, violinista e storico compositore già compagno di strada di Fabrizio De André. A supporto per questa tappa dell'Olimpico suoneranno i romani Velvet e i Rio.

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