Rock progressive e digressioni jazz per Fariselli

Gioia e rivoluzione. È sempre un piacere imbattersi in Patrizio Fariselli, un artista che ha saputo cambiare la storia della musica italiana. Lo ha fatto con gli Area, con un rock progressivo aperto al jazz. Un rock reso inconfondibile dalla voce di Demetrio Stratos. Lo fa ancora oggi, proponendo nuove composizioni vicine al jazz, ma difficili da ingabbiare in una categoria. Nell’ambito della rassegna «Piano Milano», Fariselli suona stasera alla Casa del Jazz, con Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Dopo aver portato in scena le Variazioni per pianoforte su temi degli Area, torna per presentare Acqua liquida suite, opera in sette movimenti per trio jazz. Musica originale ed elegante, dal suono puro, impreziosita da raffinate costruzioni armoniche e da una forte vena melodica. «Acqua liquida» non solo è il titolo della suite, ma anche la giusta immagine per definire il suono di questo trio. Con Dalla Porta e Manzi, Fariselli lascia fluire la sua musica in una quantità di rivoli che sorprendono l’ascoltatore con continui cambi di direzione. Il classico rapporto tra solista e accompagnatore del trio jazz viene messo in discussione, in un costante rovesciamento dei ruoli. La musica fluisce fresca, capace di spunti brillanti, di grande energia.

Tra le note di copertina del disco, spuntano queste dichiarazioni di Patrizio Fariselli, perfette per descrivere il nuovo lavoro: «acqua allo stato liquido, condizione necessaria allo sviluppo e al mantenimento della vita nel cosmo, ciò che ha permesso l’evoluzione di strane creature quali i musicisti di jazz e i loro ascoltatori». Che le strane creature affollino la Casa del Jazz!

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