Rom contro gli agenti per fare fuggire i ladri

Un gruppo di nomadi, dediti all’accattonaggio e ai furti, era solito bivaccare davanti all’ingresso principale della basilica di S. Agnese. Più volte, il rettore della basilica si era lamentato e ne aveva segnalato la presenza incessante agli agenti di polizia del commissariato Trevi. Che, giovedì notte, li hanno sorpresi per l’ennesima volta sul sagrato. Rapina e resistenza a pubblico ufficiale, i reati contestati a due di loro: romeni, madre e figlio, di 17 e 41 anni che, dopo aver aggredito e rapinato un turista a piazza Navona, alla vista della polizia, hanno avuto la malaugurata idea di scagliarcisi contro. Le grida della quarantunenne hanno creato una confusione tale da consentire agli altri nomadi del gruppo, una donna romena con un neonato in braccio e due minorenni, di fuggire.

Aggredito a calci e pugni dal figlio della donna anche il funzionario di polizia che è stato soccorso immediatamente dai suoi colleghi e condotto immediatamente in ospedale, dove i medici gli hanno medicato le ferite riportate in seguito all’aggressione, giudicate guaribili in 7 giorni.

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