Rom manda al tappeto un autista dell’Atac e poi scappa

Piso (An): «Questa gente è convinta che la capitale sia una specie di porto franco»

Nomade prende a pugni un autista dell’Atac e poi fugge. È accaduto ieri mattina al capolinea del 98 a largo Reduzzi, nella zona di Corviale. L’autista, finito al pronto soccorso, aveva redarguito due nomadi che stavano importunando i passeggeri. Al termine della corsa è stato avvicinato da uno dei due che lo ha colpito con due pugni al volto e poi è fuggito assieme al compagno.
L’episodio, l’ennesimo che vede coinvolta la nutrita comunità nomade capitolina, ha scatenato numerose reazioni. Per il consigliere di An al Municipio XV Augusto Santori, si è trattato «dell’ennesimo atto di violenza e arroganza da parte di nomadi nei confronti dei residenti e di chi lavora a Corviale, dove i cittadini sono in costante assedio». «Lo sgombero dei nomadi fatto qualche giorno fa - aggiunge - è stato svilito dal ritorno sul luogo, la loro persistenza nel quartiere causa la mancanza di sicurezza, furti di tombini e di energia elettrica nelle centraline». «Questa gente scambia la nostra città per un porto franco - dichiara il vicepresidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Piso (An) -. Nella prossime settimane forniremo una mappa delle zone dove sono più ricorrenti episodi di teppismo da parte dei rom».


Infine il capogruppo comunale di Forza Italia Michele Baldi si «stupisce di chi si stupisce». «Episodi di questo tipo avvengono ogni giorno sui mezzi pubblici - dice Baldi -. Magari non sono riportati in cronaca perché non finiscono in tragedia. Il coraggio dell’autista è il simbolo di una Roma che non ci sta».

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