Roma 1960 Quell’estate meravigliosa in 470 foto

Neanche l’aria di casa ha aiutato Valentino a trovare la forma dei giorni migliori, quella che riduceva i rivali a semplici invitati alla sua festa. Non che la truppa italiana si sia comportata meglio, Rossi è il primo pilota tricolore in griglia, ma, come ha ammesso il diretto interessato, l’obiettivo delle qualifiche di ieri era ben altro rispetto al quarto posto: «Avevamo il potenziale per fare la pole». Dichiarazione azzardata visto il Pedrosa (e la Honda) delle ultime gare, ma il margine per raggiungere quella prima fila che manca ormai dal 22 maggio, gran premio di Francia, c’era: «Speravo meglio» ha spiegato Valentino visibilmente deluso. Il circuito di Misano, a neanche mezzora di auto da casa, era una bella occasione per Rossi di tornare tra i primi ma una Yamaha non al top, vedi Lorenzo secondo ma a oltre tre decimi dalla pole, e i soliti problemi alla spalla («Nelle curve a destra mi fa male, per il resto sto bene», tanto che Vale è tornato ad accucciarsi davanti alla moto prima di salire in sella) hanno frenato le aspettative dei molti fan sugli spalti. Ma il Dottore non è per nulla rassegnato, come sottolineato dal casco realizzato dall’amico Aldo Drudi: sulla calotta è disegnata una sveglia che suona, come a dire «È ora di svegliarsi». In terza posizione partirà Casey Stoner, la sua Ducati è l'unica presenza italiana in prima fila: una piccola rivincita per l’australiano dopo gli attriti dei giorni scorsi proprio con Rossi. «Non capisco il potenziale della Ducati, Casey gira troppo poco nelle prove» aveva detto Valentino scatenando la reazione (esagerata) di Stoner: «Pensi alla sua di moto! Da inizio anno non fa che prendere batoste dal compagno di squadra». I due non sono amici, non lo scopriamo adesso.
Per la gara di oggi logico favorito è Pedrosa («Non ho mai vinto due gare consecutive in MotoGp, questa è un’occasione ghiotta») che potrà incontrare difficoltà solo se Lorenzo deciderà di non farlo scappare via. Il leader del mondiale deve decidere se non rischiare nulla e portare a casa punti pesanti per il titolo o spingere al massimo per vincere proprio davanti al pubblico del suo più grande rivale rovinandogli la festa. Anche se poi, a parole, lo snobba: «Rossi? È distante tanti punti, devo preoccuparmi solo di Pedrosa». A fine stagione dividersi sarà una liberazione per entrambi.
Gli altri italiani si sono dovuti spartire posizioni di rincalzo, dall’ottavo all’undicesimo posto a cascata ci sono Dovizioso, che sta vivendo una seconda parte di stagione a dir poco difficile, seguito da Simoncelli che ha vinto la sfida in famiglia con Melandri e infine l’eterno Capirossi. Distacchi comunque molto contenuti, tutti i diciassette piloti in griglia sono racchiusi in poco più di un secondo e mezzo.

Così al via: 1. Pedrosa (Honda), 2. Lorenzo (Yamaha), 3. Stoner (Ducati), 4.

Rossi (Yamaha), 5. Spies (Yamaha), 8. Dovizioso (Honda), 9. Simoncelli (Honda), 10. Melandri (Honda), 11. Capirossi (Suzuki).
In tv: ore 11 gara 125, ore 12.15 gara Moto2, ore 14 MotoGP. Diretta dalle 10.45 su Canale 5.

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