Centro di Roma blindato per i due giorni più lunghi della legislatura, con lintervento, oggi, del premier Silvio Berlusconi al Senato e alla Camera e soprattutto domani, con il voto di fiducia. Proprio domani è prevista una manifestazione «contro la riforma Gelmini, per chiedere la sfiducia del governo» organizzata dal coordinamento «Uniti contro la crisi». Ci saranno gli universitari, gli studenti medi, i precari, i centri sociali. Obiettivo del corteo «cingere dassedio il Parlamento e gli altri Palazzi del potere». E sparsi per la città ci saranno anche gli operai della Fiom e gli attivisti di Terzigno. Insomma, un inferno. Dalla Questura hanno segnalato che «per il 14 dicembre nella Capitale sono state preavvisate e annunciate concomitanti manifestazioni, riconducibili a opposte ideologie». Di qui il giro di vite e la creazione di una zona rossa intorno ai Palazzi che saranno presi di mira, Montecitorio in primo luogo, onde evitare scontri. Le chiusure, nel dettaglio, saranno stabilite oggi. Ma la Questura assicura che si tratterà di «dispositivi elastici». I senatori sono già stati avvisati.
Già sabato lamministrazione del Senato ha inviato ai parlamentari un sms segnalando lemergenza manifestazioni e suggerendo quindi di raggiungere molto presto Palazzo Madama. Agli onorevoli, comunque, sarà garantita libertà di circolazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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