A Roma cala l’inflazione, ma di poco

In controtendenza il prezzo degli apparecchi domestici non elettrici

Per quanto possa consolare, cala l’inflazione a Roma. A ottobre 2006 l’indice dei prezzi al consumo relativo al Comune di Roma ha infatti registrato una variazione dello -0,2 per cento rispetto al mese precedente, con una variazione annua del +1,9 per cento. Lo ha reso noto l’ufficio Statistica del Campidoglio. Dal confronto con settembre 2006 si osservano aumenti più consistenti per apparecchi domestici non elettrici (+4,4 per cento), apparecchi per il trattamento dell’informazione (+4,2) e istruzione universitaria (+4,0). Si registrano, invece, diminuzioni per i pacchetti vacanze tutto compreso (-15,1), gli stabilimenti balneari (-6,9), i combustibili liquidi (-6,7), i trasporti aerei (-5,3), i trasporti marittimi e per vie d’acque interne (-4,8), i carburanti e lubrificanti (-4,6) e i medicinali (-3,3).
Sulla variazione dei prezzi rispetto al mese di settembre hanno pesato in particolare i rincari dei prezzi delle carni che hanno inciso per 3 centesimi di punto sul rialzo dell’inflazione, dei ristoranti bar e simili e del vestiario che hanno contribuito per 2 centesimi di punto. Hanno contribuito, invece, con 12 centesimi di punto al rallentamento dei prezzi i carburanti e lubrificanti e con 10 centesimi di punto i medicinali.
Rispetto a ottobre 2005 gli aumenti più consistenti hanno riguardato oreficeria e orologeria (+23,6 per cento), energia elettrica (+13,8), spese per il culto (+12,7), olii e grassi (+12,3), trasporti marittimi e per vie d’acque interne (+9,1), apparecchiature e materiale telefonico (-12,7), apparecchi per il trattamento dell’informazione (-10,0), apparecchi fotografici e cinematografici (-9,9), riparazione di apparecchi audiovisivi, fotografici ed informatici (-8,6) e combustibili liquidi (-7,8). Sul tasso di inflazione su dodici mesi hanno inciso in particolare i rincari di ristoranti, bar e simili (35 centesimi di punto), alberghi e altri servizi di alloggio (17 centesimi di punto) e affitti (15 centesimi di punto). Di contro hanno contribuito al rallentamento dei prezzi i medicinali (21 centesimi di punto) e carburanti e lubrificanti (16 centesimi di punto).
Soddisfatta fino a un certo punto la Confesercenti, secondo cui «la diminuzione dello 0,1 per cento dell’inflazione nazionale a ottobre e dello 0,2 a Roma è un dato positivo, ma non ancora entusiasmante per l’economia italiana. Il rientro dei prezzi al consumo dovuto al petrolio, nei prossimi mesi potrebbe purtroppo riservare nuove sorprese. Ci sono ancora troppi riflessi dovuti ad un aumento contenuto dei prezzi dell’energia nei paesi dell’Euro zona».
«Il calo dei carburanti incide positivamente anche sui prezzi della produzione, di meno sui trasporti. Nel mese di ottobre - rileva l’Ufficio studi - l’inflazione registra l’incremento più basso del 2006, pari all’1,8 per cento.

È positivo il dato registrato sotto la media - secondo Confesercenti - dell’inflazione nell’abbigliamento e calzature: -1,5 per cento. «Risulta ancora alta, invece, l’inflazione nella voce Abitazione, acqua, elettricità e combustibili al +4,6 per cento e ciò inevitabilmente si rifletterà sui prezzi futuri».

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