Roma capitale italiana dell’immigrazione

Con oltre 235mila stranieri regolari è la città che ne conta di più: e con la provincia si arriva a 365mila

Roma capitale dell’immigrazione in Italia, con 235.708 stranieri regolarmente iscritti agli uffici anagrafici del Comune agli inizi del 2006. I titolari di permesso di soggiorno sono invece stimati in 365.274 nella provincia di Roma, capitale inclusa. Roma si conferma la città italiana dove vivono in assoluto più stranieri e con l’hinterland raccoglie il 12 per cento della popolazione complessiva di immigrati in Italia. È quanto emerge dal III «Osservatorio romano sulle migrazioni» elaborato dalla Caritas di Roma e presentato nei giorni scorsi alla Camera di Commercio. Il Lazio è, con 418.823 immigrati con permesso di soggiorno, la seconda regione in Italia dopo la Lombardia. Per quanto riguarda le etnie, la Città Eterna vede un testa a testa fra filippini (28.328) e romeni (28.274), questi ultimi in forte ascesa dopo l’ingresso nell’Ue, per il primato dei gruppi nazionali. Seguono polacchi (11.874), peruviani (10.210), bengalesi (9.851). Solo al settimo posto i cinesi (8.382). Nella graduatoria dei 121 comuni della Provincia di Roma con il maggior numero di stranieri, dopo Roma, troviamo Guidonia Montecelio, con 4.525 residenti, Fiumicino (4.209), Ladispoli (3.912). L’incremento registrato nel corso del 2005 è stato particolarmente rilevante nei comuni di Pomezia (+41,3 per cento) e Anzio (+26,4).
Sia pure con qualche aggiustamento fra hinterland e capitale, il boom dell’immigrazione non accenna a rallentare. Fra il 1995 e il 2005 nell’area di Roma e provincia si sono insediati 200mila nuovi immigrati. L’hinterland accogliere in percentuale sempre più immigrati. Nel litorale romano, però, diventa problematica la questione abitativa. Gli italiani tenderebbero, infatti, si legge nel rapporto della Caritas, ad affittare le case estive a persone straniere a canoni sempre più alti. A Ladispoli, ad esempio, un bilocale si affitta in media a 700 euro al mese, un posto letto a 200.
Nella capitale sono il I municipio (26mila immigrati) e il XX municipio (21mila) le aree più interessate da insediamenti stabili di immigrati. Nel primo alla fine del 2005 si registrava una percentuale di stranieri residenti pari addirittura al 21,5 per cento della popolazione. Il doppio rispetto a 7-8 anni fa. Nel I municipio si concentrano soprattutto filippini, bengalesi, e cinesi. Questi ultimi particolarmente numerosi all’Esquilino, con 1.259 presenze ufficiali. Nel XX municipio prevale invece nettamente la comunità filippina. Al terzo posto, per numero di stranieri residenti, 16mila unità, si affaccia invece per la prima volta l’VIII municipio, che comprende quartieri periferici come Ponte di Nona, Lunghezza, Tor Bella Monaca, Torre Maura, Torre Angela.

In queste zone alla fine del 2005 i residenti stranieri sono aumentati principalmente per effetto della regolarizzazione con la legge Bossi-Fini. A prevalere nell’VIII è soprattutto la comunità romena, la cui consistenza numerica è destinata a salire ulteriormente all’indomani dell’ingresso della Romania nell’Ue.

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