Roma capitale spiegata ai romani

Partirà a maggio la campagna di comunicazione predisposta dal Campidoglio per spiegare ai romani la riforma costituzionale che entro il 2011, in due diverse tappe, porterà i poteri speciali di Roma Capitale. A ottobre, infatti, come ha spiegato il vicesindaco Mauro Cutrufo, «saranno approvati i primi due decreti delegati per l’attuazione della riforma»: l’uno che definirà i poteri di Roma capitale per il 60 per cento degli ambiti, l’altro che definirà «l’aspetto istituzionale di Roma capitale, come l’assemblea capitolina, e ci consentirà di approvare il nuovo statuto». Un terzo devreto dovrà poi tracciare i confini del federalismo fiscale a Roma, mentre i decreti che definiranno i resanti poteri dovrebbero essere approvati nel 2011.
La campagna di comunicazione mira innanzitutto a far acquisire ai cittadini romani una consapevolezza piena sulla complessità delle funzioni di un territorio che ha pochi eguali al mondo. Basti pensare ai tanti record di Roma: quelli italiani (città più estesa con i suoi 1290 kmq; città più visitata e città con il maggior numero di stranieri, 400mila come l’intera popolazione di Bologna); quelli europei (capitale più estesa dell’Europa continentale, comune costiero e comune agricolo più grande) e quelli mondiali (città con la maggiore concentrazione di ben storico-architettonici, centro storico più esteso e unica città ad avere al suo interno un altro Stato). Ma sono tanti i numeri di Roma a fare impressione: Roma è una delle maggiori città campane, calabresi, abruzzesi, pugliesi, marchigiane e umbre per numero di residenti nati in altre regioni. È una città che accoglie ogni giorno circa 300mila pendolari provenienti per un sesto da altre province, e nella quale arrivano ogn giorno per vari motivi in media 847mila persone. Ha un importante territorio metropolitano: basti pensare che la sola provincia di Roma, senza il Comune di Roma, conta 1.307.454 abitanti, poco meno delle altre quattro province del Lazio messe insieme (1.480.251). Grande in tutto, e grande anche nelle sue parti: molti municipi romani sono più estesi di importanti comuni italiani: l’VIII, ad esempio, è più grande di Padova; il XX più esteso di Rimini; il XII più di Livorno. Ma il dato che fa più impressione è che il Comune di Roma è più grande dei nove più importanti capoluoghi di regione italiani messi insieme: Milano, Torino, Napoli, Genova, Palermo, Cagliari, Firenze, Bologna e Bari.
Insomma, Roma è un’area vasta, complessa, articolata. «Per questo - dice Cutrufo - non può essere governata con i poteri delle altre città italiane». Naturalmente i nuovi poteri costituiranno una grande opportunità, ma anche un grande onore, per il ruolo centrale per l’intero Paese che Roma si troverà a interpretare, ciò di cui i romani dovranno essere orgogliosi. Ed è proprio alla formazione di un senso di appartenenza che mira anche la campagna di comunicazione del Campidoglio.

E pazienza se per raggiungere questo obiettivo i romani dovranno sopportare nei prossimi mesi e nei prossimi anni qualche disagio supplementare: sarà una transizione necessaria verso un futuro più vantaggioso per tutti, nei confronti della quale bisognerà sviluppare un «sentimento di responsabilità consapevole». Ancora una volta la storia passa di qui: prepariamoci ad accoglierla.

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