Marzio Fianese
Stretti ai loro familiari, stanchi dopo il viaggio cominciato alle 7 di ieri, lo sguardo incuriosito e un po intimorito, i piccoli malati libanesi sono arrivati a Fiumicino. Subito assistiti e rifocillati dal personale della Croce Rossa Italiana, della fondazione Ime e di Aeroporti di Roma. Del gruppo di undici bimbi libanesi, nove talassemici e due leucemici, giunti oggi in Italia per curarsi, «due - ha precisato il cardiologo e commissario della Fondazione Ime, Ilja Gardi - sono dei giovani, una ragazza leucemica di 17 anni, che sarà visitata dal professor Mandelli e un ventiduenne». «Questo viaggio della speranza è segno ulteriore della collaborazione ottima tra il Libano e lItalia - ha rimarcato il primo segretario dellambasciata del Libano, signora Abir Ali - testimonia il ruolo umanitario grandissimo dellItalia in Libano».
La Croce Rossa offrirà il servizio di trasporto sanitario dei piccoli pazienti dalla struttura dospitalità organizzata dallassessorato alle Politiche Sociali del Comune agli ospedali di Tor Vergata e Umberto I dove effettueranno le cure necessarie. Si tratta di unoperazione prevista da tempo che rientra nelle attività di cooperazione sanitaria portate avanti in stretto coordinamento con il ministero degli Esteri italiano. Il gruppo è il terzo che si reca per cure in Italia dal maggio 2005, quando lIme e il «Cronic care centre» hanno sottoscritto un protocollo dintesa, interamente finanziato dai ministeri della Salute, degli Esteri e dellEconomia italiani e dalla Regione Lazio.
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