Tra Roma e Milano stop a 150 voli «Rovinate le nostre vacanze»

Roberto Filibeck

Molti mugugni, qualche timida protesta, ma stavolta i gestori degli scali non c’entrano nulla e nemmeno i soliti scioperi. Come fai a prendertela col vulcano Eyjafallajokull, che si è rimesso a eruttare dopo 200 anni? Il fumo tossico non è arrivato all’Italia ma i disagi sì. Un centinaio di voli, tra arrivi e partenza, pari a circa 15mila passeggeri sono stati bloccati tra Bergamo, Milano e Varese. In particolare Orio al Serio ha registrato un blocco di 18 voli, nove in atterraggio e nove in decollo, da e per Londra, Bristol e Dublino in Gran Bretagna, Stoccolma e Göteborg in Svezia, Buruxelles in Belgio, Eindhoven in Olanda.
Più pesante, ovviamente, la situazione di Sea che gestisce gli aerporti di Linate e Malpensa, quindi con una gran massa di passeggeri. Sono complessivamente 25 i movimenti bloccati al city aeroport, 12 in arrivo e 13 in partenza, mentre nello scalo in provincia di Varerse, sono stati cancellati 25 decolli e 26 atterraggi. Le destinazioni maggiormente penalizzate, oltre le solite Londra e Bruxelles, sono state Copenaghen in Danimarca e Amsterdam in Olanda.
E anche a Roma centinaia di passeggeri sia italiani sia stranieri sono rimasti a terra costretti a trascorrere una notte in più negli alberghi della capitale: 49 i voli cancellati (23 in partenza e 14 in arrivo a Fiumicino, 12 a Ciampino in totale tra arrivi e partenze). Negli scali romani tanti i turisti coinvolti, che hanno dovuto sopportare disagi di ogni genere.
Intrappolato nelle lunghe code anche un gruppo composto da 53 studenti di un liceo di Palermo in partenza per Londra per una vacanza studio. «Dovevamo partire nel primo pomeriggio - racconta in tono piuttosto amareggiato Riccardo, il capogruppo degli studenti - ma una volta arrivati a Fiumicino abbiamo appreso l’amara notizia che tutti i voli per Londra erano stati tutti soppressi a causa di questa eruzione del vulcano. A questo punto non ci resta altro che tornarcene stasera stessa a Palermo e la vacanza forse sarà posticipata».
L’ha presa con maggiore filosofia un turista americano con la moglie, di ritorno da una vacanza in Italia. «Dovevo partire questa mattina, alle 12, per Londra e poi da lì prendere le coincidenza per tornare a Dallas - dice John Griffith - ma la British Airways ci ha contattati telefonicamente al nostro albergo per comunicarci che tutti i voli della giornata sarebbero stati cancellati. Di sicuro non potremo ripartire, trascorreremo la notte in un hotel qui vicino all’aeroporto e speriamo che domani mattina (oggi per chi legge), riusciremo a tornare negli States. Forse ci riproteggono con altre compagnie aeree americane».
Un altro turista inglese insieme con la moglie e due figli è stato costretto a fare due ore di fila prima di riuscire a conquistare la biglietteria.

«Che dire? - risponde sorridendo con un velo di sarcasmo - non è colpa di nessuno: quando ci si mette madre natura, non resta altro che darle ascolto. Vorrà dire che trascorreremo una notte in più da turisti in questo meraviglioso Paese».

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