Roma e Washington sempre più distanti

I rapporti sono deteriorati. Inviato della Rice in Italia per trattare la questione somala e delle basi militari

da Roma

Un ministro degli Esteri che non perde occasione per sottolineare il suo disappunto con gli Stati Uniti alla fine può diventare un problema. D’Alema ha preso le distanze dal raid americano in Somalia, ma stavolta ha bruciato in colpo solo l’apertura di credito che - nonostante le molte, troppe differenze - il Dipartimento di Stato aveva concesso al nostro Paese. Nei colloqui ufficiali gli elogi all’Italia, alla sua partecipazione alla missione in Libano non mancano. Ma nei conciliaboli privati ormai la sfiducia nei confronti della Farnesina, del ministro Massimo D’Alema e del presidente del Consiglio Romano Prodi sono palesi.
L’Italia per gli Stati Uniti continua ad essere un alleato da consultare, ma l’aggettivo «affidabile» è sfumato di fronte alle continue prese di posizione di una diplomazia sempre meno diplomatica.
Ieri l’ambasciatore americano a Roma, Ronald P. Spogli è stato a Palazzo Chigi per oltre un’ora. Un colloquio con Prodi che non era né di cortesia né di routine. Non si parlava di massimi sistemi. Spogli era accompagnato dal segretario di Stato aggiunto per gli Affari Europei Daniel Fried, l’uomo che dal maggio del 2005 segue l’evoluzione dei rapporti Stati Uniti-Europa su mandato di Condoleezza Rice. Fried ha fatto parte del National Security Council, è un diplomatico di grande esperienza, si è occupato di sicurezza e Nato. Ieri ha incontrato Prodi e oggi avrà un faccia a faccia proprio con D’Alema. La Somalia e la strategia anti-terrorismo degli Stati Uniti sono in primo piano. La politica Usa resta quella del maggior coinvolgimento dei Paesi amici, ma la missione di Fried giunge in un momento estremamente delicato. L’altro ieri l’ambasciatore Spogli è stato contestato a Vicenza da gruppi che si oppongono all’ampliamento della base americana. Secondo indiscrezioni, il governo italiano si appresterebbe a dire no all’amministrazione Usa e, a questo punto, dopo l’annuncio dell’abbandono della base navale di La Maddalena, il Pentagono si ritrova a gestire un altro dossier delicato e a ridisegnare la presenza militare statunitense in Italia. Fried farà presente che la collaborazione tra Italia e Stati Uniti è fondamentale per la sicurezza, ma lo scenario si è deteriorato.

La politica della Farnesina è sbilanciata e sul fronte della lotta al terrorismo - come sottolineato ieri dalle parole del portavoce del Dipartimento di Stato - la distanza è siderale. La luna di miele della Casa Bianca con il governo Prodi è finita, anzi, non è mai iniziata.

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