RomaLaria era quella della festa. Il clima quello delleccitante novità. E festose ed eccitate erano le decine di migliaia di romani che ieri - sotto il sole già ferragostano della luminosissima piazza del Popolo - hanno partecipato ai Mediaset Days. A quel singolare mix, cioè, di spettacolo e informazione tecnica con cui lemittente commerciale lancia e festeggia (ancora per tutta la giornata doggi) la rivoluzione del digitale terrestre, da martedì finalmente attivo anche a Roma e nel Lazio. «È un vero e proprio villaggio digitale - lo ha presentato Giuliano Adreani, amministratore delegato del gruppo Mediaset -; in un emiciclo della piazza, infatti, proponiamo alla gente questo nuovo sistema, grazie a dimostrazioni pratiche offerte dai nostri tecnici. Nellaltro emiciclo, sul grande palcoscenico, il pubblico potrà vederne il risultato grazie agli show dal vivo di Barbara DUrso, con i ragazzi del Grande Fratello 10 e ad Enrico Brignano col suo spettacolo Le parole che non vi ho detto. Senza contare i provini per il prossimo Grande fratello, aperti a tutti».
Per dimostrare concretamente quanto in più ha da offrire il nuovo sistema (che, con lo switch over, per ora riguarda solo Retequattro e Raidue, ma da novembre coinvolgerà tutti i canali) alcuni schermi rimandavano le immagini di Canale 5 e Italia Uno come si vedono oggi, e come si vedranno domani: nitidissime. Altri schermi presentavano i nuovi canali gratuiti (da nove passeranno a ben ventotto) fra i quali Iris, dedicato al cinema, o Boing, per i bambini; nonché i canali a pagamento (quelli di Mediaset Premium) che offriranno film, calcio e cartoon, tutto senza interruzioni pubblicitarie. «Qualcuno ha sentito questa rivoluzione come unimposizione - ammette Andrea Ambrogetti, presidente del DgTvi, lassociazione che unisce le emittenti già digitalizzate -; non hanno capito che si tratta, invece, di una grande opportunità. Solo ieri gli Stati Uniti dAmerica hanno concluso la digitalizzazione totale delle proprie emittenti. E Roma è la prima capitale europea ad abbracciare il nuovo sistema». Con risultati al di là di ogni più rosea prospettiva: sette famiglie su dieci, infatti, si sono già dotate di un decoder.
In mezzo alla folla, e non meno incuriositi, cerano personaggi Mediaset come Romina Mondello, Simona Cavallari, Rossella Brescia, Sara Tommasi, Luca Ward. Spaesato si aggirava anche Ricky Memphis. «Se ho già il decoder? Non lo so - è stata la sua disarmante confessione -, spero ce labbia il mio televisore. E comunque sono qui proprio per capirci qualcosa di più». Ricky Memphis non tornerà alla decima e ultima edizione di Distretto di polizia: «Il sistema per risuscitare il mio personaggio ci sarebbe. Ma se lo facessi mi sembrerebbe di prendere in giro il pubblico».
Anche Antonello Fassari confessava la propria inadeguatezza: «Non ci ho capito ancora niente - sintentizzava (però lui nella quarta edizione dei Cesaroni ci sarà; e ha già firmato anche per la quinta)-; sono sicuro che il digitale mi piacerà: non vado spesso al cinema, e con Iris potrò vedere anche i titoli meno distribuiti». Previdente e scrupolosa, invece, Rita Dalla Chiesa: lei il decoder ce lha «già da un pezzo: da un anno almeno», si compiaceva la conduttrice (che in autunno riprenderà Forum, il cui trionfo di questanno la incoraggia a continuare sempre con la stessa formula). «Ho comperato il modello per ricevere i canali a pagamento.
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