A Roma Infiamma il «Nat Geo Music»

D’accordo, la star ieri sera è stata Ben Harper. Per lui in piazza del Popolo sono arrivate quasi cinquantamila persone a riempire la platea gratuita del Nat Geo Music Live, il concerto che il canale musicale 710 di Sky ha organizzato in omaggio all’Earth Day (la Giornata mondiale della Terra che si è celebrata ieri). Quando è salita in scena la rockstar americana con la sua band Relentless7, la folla si era già scaldata seguendo gli italiani Subsonica e, prima ancora, il reggae soul della nigeriana (bravissima) Nneka e il funk dei francesi Bibi Tanga & The Selenites, tra i primi a firmare un contratto con la neonata etichetta di Nat Geo Music. D’altronde, se la musica popolare ha un futuro, senza dubbio questa è una delle strade possibili: cercare nuovi talenti «glocal», che sappiano mescolare la lezione globale con gli insegnamenti e le caratteristiche locali. E il marchio National Geographic, da cui discende l’etichetta Nat Geo, in questo senso è un’autentica garanzia. «Contratto anche per gruppi italiani? Perché no?», diceva ieri lo stato maggiore dell’etichetta in un albergo romano, in uno dei rari casi in cui i discografici si dicono disposti a nuovi investimenti. La musica di qualità può richiamare tanto pubblico: basta che sia musica bella.

E ieri sera Ben Harper nel cuore di Roma, iniziando lo show con la sorridente «Better way» e infilando in scaletta pure la cover dei Queen «Under pressure», ha dimostrato che ottimi strumentisti e un repertorio mai presuntuoso riescono a ottenere risultati al di là di ogni previsione.

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