In un campo difficile (dove non vince dal 2004: 2-0 con gol di Totti e Montella) e contro unavversaria disperata, la Roma tenta di portarsi a -4 dallInter. Fino a venerdì i giallorossi sembravano più ansiosi di guardarsi alle spalle per difendere il terzo posto, ma il tracollo catanese dei nerazzurri obbliga ora a dare unocchiata anche davanti, allinsegna del non-si-sa-mai. La pensa così anche Claudio Ranieri: «Continuo a pensare in maniera logica - dice il tecnico di San Saba - che soltanto lInter possa perdere questo scudetto. Però se lo perde noi lì dietro ci vogliamo stare». Quindi la partita di oggi a Livorno diventa fatidica: «Domani (oggi, ndr) si può aprire un nuovo capitolo in questo campionato».
Capitolo che si aprirà senza Vucinic, che ieri ha precauzionalmente saltato la rifinitura. Sullargomento Ranieri era sembrato ottimista: «Io ho in mente Vucinic in campo. Se non dovesse giocare sarà perché me lo ha chiesto lui». E così ha fatto, decidendo di dare forfeit allultimo momento e non partire per Livorno. Pronto in ogni caso Baptista. Oltre al montenegrino, laltro assente è Totti, che potrebbe tornare dalla prossima sfida casalinga con lUdinese (sabato 20 alle 20,45). Anche se Ranieri frena: «Quello che gli sto dicendo è di non accelerare, di fare bene tutte le cose». In avanti così lunico punto fermo è Toni, apparso scalpitante: «Sta meglio della scorsa settimana, quando aveva fatto solo due allenamenti con noi. Questa settimana li ha fatti tutti, per cui non può stare al cento per cento ma sta meglio».
A Livorno la Roma sarà accompagnata da 2mila tifosi («una buona iniezione di vitamina», dice Ranieri) e dalla voglia di riprendere la corsa frenata dai due pareggi di Napoli e contro il Milan. Ma anche dalla possibile zavorra dei tanti diffidati: De Rossi, Juan, Perrotta e Mexes. A proposito del quale, Ranieri è rassicurante: «Non è che non riesca a trovare un posto da titolare. Philippe è titolare, ha subito dei piccoli infortuni che hanno rallentato la sua condizione fisica. Adesso sta bene ed è un giocatore su cui conto tantissimo». Ci sarà bisogno di lui e del recuperato Tonetto («vedrò io come e quando inserirlo per far riposare Riise») per un finale che potrebbe essere ad alta tensione. E per il quale Ranieri si rifiuta di immaginare una Roma sulle ginocchia: «La Roma ha tanto. Se rivedete mentalmente la partita con il Milan gli ultimi dieci minuti la partita si era rotta, abbiamo avuto occasioni da golo noi e loro. Quando è entrato Toni, che ci ha tenuto la palla più avanti, ecco che tutti si sono riversati nellarea del Milan. Ciò significa che la squadra sta bene fisicamente». Bene, ma non benissimo...
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