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Roma, la ragazza violentata: "Pronta a farmi giustizia da sola"

La ragazza di venticinque anni violentata la notte di Capodanno, dopo la decisione del giudice di concedere gli arresti domiciliari al giovane, ha reagito annunciando d'essere pronta a farsi "giustizia da sola". Violante: "La decisione del Gip mi ha lasciato molto perplesso. Scarcerare, dopo due giorni, un reo confesso di una violenza di quel tipo credo sia stato un errore".

Roma - La ragazza di venticinque anni violentata la notte di Capodanno, durante un mega-veglione alla Fiera di Roma, da Davide Franceschini, 22 anni, dopo la decisione del giudice di concedere gli arresti domiciliari al giovane ha reagito annunciando d'essere pronta a farsi "giustizia da sola".

"Mi faccio giustizia da sola"
Se "non fanno giustizia come si deve, io giustizia me la faccio da sola" ha detto la giovane che vive con la famiglia a Genzano, un comune dei Castelli romani, nel corso di un' intervista a Studio Aperto andata in onda oggi. E al giudice che ha preso tale decisione "gli direi - ha aggiunto - che se l'avessero fatto a sua figlia vorrei vedere cosa faceva".

La madre: "E' una vergogna" Anche la madre ha commentato, sempre ai microfondi del telegiornale di Italia Uno, con durezza: "E' una vergogna, tutti sono sconcertati di questo fatto perché non è possibile. Dicono che c'é giustizia ma dov'é la giustizia, mia figlia è distruttissima dopo tutto quello che ha subito anche questa umiliazione, non è possibile un fatto del genere". Il padre infine parla anche di una giustizia personale: "E' uno schifo, ma vedi cosa sta succedendo in questi giorni a Roma e tu lo cacci subito fuori", ripete quanto già detto ieri. "Io ho detto - prosegue il padre della ragazza violentata - che lui tutte le sere quando va a dormire deve pensare domani che cosa mi può succedere, tutte le sere per tutta la vita, si può sposare, avere dei figli, tanto io lo aspetto non c'é problema".

Violante: un errore la decisione del Gip "La decisione del Gip mi ha lasciato molto perplesso. Scarcerare, dopo due giorni, un reo confesso di una violenza di quel tipo credo sia stato un errore". E' quanto afferma Luciano Violante del Pd, in un'intervista rilasciata a Sky Tg24, in merito agli arresti domiciliari concessi al giovane che si è reso responsabile dello stupro alla Fiera di Roma nella notte di Capodanno. "Certamente - sottolinea - la custodia cautelare non è una pena che verrà dopo la sentenza, se ci sarà, di condanna. Ma il buon senso dovrebbe illuminare le menti di chi decide su queste cose". Per quanto riguarda la decisione del ministro della Giustizia Alfano di predisporre degli accertamenti ispettivi, Violante spiega come si tratti "solo di una forma attraverso la quale il ministro segnala una reazione negativa rispetto alla decisione, che non incide assolutamente sulla decisione.

Io se fossi stato ministro - aggiunge comunque Violante - avrei fatto lo stesso".

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