Caro Massimiliano, ti invio una lettera, che ho inviato alla stampa locale a seguito del Consiglio comunale svoltosi mercoledì 14 gennaio u.s. a proposito del raddoppio del rigassificatore di Panigaglia.
È già la seconda volta (una fu in unassemblea preelettorale) che Matteo Cozzani esprime unopinione condivisa e poi ritratta o sul giornale (allora) o in Consiglio comunale. Questi non sono argomenti di partito, vanno valutati serenamente rispettando tutte le posizioni, trattando, ma compatti per il bene di un territorio. Questo mi suggerisce un tema, che potremo approfondire qui a Porto Venere e che mi è venuto in mente anche grazie alla prima pagina di oggi: «Lonestà intellettuale e lattività di partito», quanto contano e influiscono, nel bene e nel male, le segreterie di partito nei comuni al di sotto dei 5.000 abitanti? Ciao.
«Anchio ho partecipato allaffollato Consiglio comunale di Porto Venere dedicato alla richiesta di Gnl Italia di raddoppiare il rigassificatore di Panigaglia e voglio esprimere il totale rispetto di ognuna delle posizioni espresse dai singoli consiglieri. Questo perché ognuno ha vissuto il problema Snam in maniera differente allinterno della propria famiglia, chi da sempre sulle barricate, chi figlio di dipendente o lavoratore attuale.
Non mi è piaciuto invece il distinguo da parte del grupp Pdl, che pure aveva raggiunto, in sede di conferenza dei capigruppo, un accordo per portare a Roma un documento unitario di tutto il Consiglio comunale di Porto Venere, ma poi ne ha presentato uno proprio. Nulla da eccepire, se non la tempistica, in quanto proprio oggi il leader del Pdl regionale, Luigi Morgillo, ha ribadito le stesse posizioni, quasi un suggerimento al coordinatore di Porto Venere che forse era stato troppo frettoloso a raggiungere laccordo con tutta la maggioranza; molto da ridire invece riguardo la superficialità con cui, Matteo Cozzani ha messo in discussione sia limportanza della commissione Snam, di cui egli fa parte, sia il modo con cui ha ridicolizzato lintera comunità e cito testualmente: «... A Roma non sanno neppure dovè Porto Venere». Tutto ciò se da una parte mi ha fatto male, dallaltra mi ha profondamente indignato, perché, sono stata a suo tempo anchio in commissione Snam e ho potuto verificare con quanta arroganza i dirigenti Snam partecipassero agli incontri con gli amministratori locali. Questo non vuol dire che poi non ci sediamo attorno ad un tavolo e discutiamo, possiamo addirittura cedere alle richieste del Ministero delle Attività produttive e di Gnl Italia per il bene del fabbisogno energetico italiano, ma questo non significa mettersi a tappetino già al primo incontro. Se questo giovane non ha un po di orgoglio per il suo paese, in unetà in cui si ha voglia di «spaccare il mondo», Ahimè, Ahinoi! Se un giovane vuole fare politica sul territorio deve costruire un rapporto di appartenenza con quel territorio, deve sentirsi parte integrante del luogo in cui vive.
Brunella Maietta
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