Roma - Novantasei licenze di taxi sequestrate all'alba nel corso di un'operazione della polizia municipale. I sequestri riguardano quelle licenze rilasciate in virtù di false dichiarazioni dei titolari. L'operazione è condotta da 250 agenti della polizia municipale dei gruppi VI, VII, VIII e XI e dal gruppo speciale sicurezza urbana, tutti coordinati dal comandante dell'VIII gruppo, Antonio Di Maggio. I decreti vengono eseguiti nei domicili dei tassisti, ma anche nei parcheggi. Singolare il caso di un tassista del litorale romano che alla vista degli agenti ha riferito di non ricordare dove aveva parcheggiato la sua auto (trovata poi in una autofficina meccanica). Tra i tassisti colpiti dal decreto anche una donna di 29 anni. L'operazione nasce dalle indagini effettuate dall'VIII gruppo della municipale dopo l'aggressione alla troupe di "Matrix" e dopo la morte di Pasquale Leonardo, il noleggiatore aggredito dal tassista Alessandro Migliazza il 7 dicembre scorso davanti all'hotel Hiberia in via XXIV Maggio.
Dalle attività investigativa, analizzando le licenze depositate alla Camera di Commercio e al VII dipartimento del Comune di Roma, è emerso che molti tassisti avevano dichiarato il falso. "Le indagini andavano avanti da oltre due mesi - ha dichiarato Di Maggio - e l'operazione arriva a conclusione di indagini portate avanti con molti sacrifici del personale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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