Lucio Filipponio
Fino al 29 gennaio presso la Biblioteca Angelica di Roma, in collaborazione con lo storico Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, è allestita la mostra personale di Giovanni Lauricella «Theatrum Urbis: Roma, la città dello spettacolo».
Presentata dal professor Claudio Strinati, Sovrintendente per il Polo Museale Romano e da Marco Guardo, direttore della Biblioteca Corsiniana di Roma, la mostra fa il punto sui molteplici volti della nostra città, regalando suggestive immagini, da quelle già ben conosciute ai più ma rilette criticamente fino agli interstizi di unarchitettura urbana tutta da scoprire o meglio da riscoprire. Costruendo così unaffascinante galleria di disegni che bene riesce a conciliare, in una sapiente miscela realtà e fantasia, il volto antico con laspetto moderno della capitale.
I confini immaginari della Città Eterna immaginata da Lauricella si estendono dai più conosciuti angoli della Roma antica, come il Foro Romano, il Pantheon, la via Appia antica fino a giungere ad una trasfigurazione teatrale e spettacolare tutta personale, dove il visitatore riesce ad individuare chiaramente le icone della città, modificate però dalla lente «architettonica» di un occhio, che talora si diverte a creare fantasiose e divertenti scenografie, altre volte, con maggiore rigore, si sofferma sui reperti, sui monumenti e su tutti quegli aspetti artistici che costituiscono il cuore monumentale e storico della città.
«Vedute archeologiche come ricerca visuale dal fascino antico ed altre filtrate dal colonnato della scena fissa tipica del teatro romano - spiega larchitetto Lauricella -. Il colonnato staccato dalla parete assurge, insomma, ad archetipo e riferimento della concezione dellarchitettura romana».
Così, lentamente, si configura quel «teatro nel teatro» che la mostra ripercorre e descrive, in un confronto affascinante e coinvolgente con le vedute di Roma antica appartenenti al fondo grafico della Biblioteca Angelica, tra le quali spicca la preziosa Pianta di Roma di Giovan Battista Nolli (1748), tornato per la prima volta nella sua sede originaria dopo più di un secolo.
La mostra è ospitata alla Biblioteca Angelica. Piazza S. Agostino 8. Fino al 29 gennaio con i seguenti orari: 10-13; 15.30-18.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.