Roma «smart», punti sull’intrattenimento

Grandi aziende e grandi città insieme per liberare energie, idee e risorse, capaci di fare di Roma una vera capitale globale e moderna. Con questo spirito si è svolto il primo meeting romano dell’Ibac (International business advisory council), una due giorni in cui 50 imprese mondiali si sono confrontate sulla «vision» del sindaco Gianni Alemanno per il rilancio della capitale, soprattutto in vista dei Giochi olimpici 2020.
Attraverso il chairman sir Martin Sorrell, i partecipanti al meeting hanno espresso il loro placet al progetto di lungo termine del primo cittadino e, in particolare, hanno sottolineato la necessità che Roma «punti all’intrattenimento e alla cultura» per dimostrare di essere una città smart, vale a dire intelligente. Se il tema dell’incontro è stato «Roma, porta del Mediterraneo», ciò che è emerso va al di là di questo spazio, perché - ha aggiunto Sorrell - «Roma è protesa anche verso Asia, Africa e America Latina». Durante l’incontro ciascuno ha espresso la propria opinione, ma soprattutto la volontà di continuare un percorso individuale, che avrà punti di contatto con incontri che si terranno a scadenze annuali. Obiettivo finale è presentare una città, ha detto Alemanno, «che si trova al centro di relazioni che coprono tutto il pianeta», e per far questo «non ci perderemo: abbiamo già istituito un ufficio specifico Ibac gestito da Federico Mollicone».

Anche per il sindaco «Roma può dimostrare di essere una città intelligente, puntando su una mobilità all’avanguardia, sulle nuove tecnologie e sulla sua creatività».
Infine, Alemanno ha sottolineato che l’evento è stato a costo zero per l’amministrazione, perché i partecipanti hanno sostenuto ciascuno le proprie spese.

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