Non serviva certo unindagine tra i cittadini per scoprire che i romani non sono soddisfatti della pulizia delle strade né, tantomeno, della raccolta dei rifiuti. Basta fare due passi in giro, badando bene a dove si mettono i piedi per non incappare in spiacevoli sorprese, o dare unocchiata ai cassonetti dellimmondizia, specialmente della differenziata, perennemente traboccanti di sacchetti maleodoranti, per rendersi conto che la capitale non brilla certo in pulizia.
A fare unindagine sulla qualità della vita come viene percepita dai cittadini in relazione alligiene urbana ci ha pensato lAgenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune. E il risultato è perlomeno scontato: la raccolta dei rifiuti e soprattutto la pulizia della città risultano tra i servizi pubblici locali con i più bassi livelli di gradimento da parte dei cittadini. «Rispetto al 79 per cento della media dei servizi pubblici - scrive lAuthority - si registra solo il 32 per cento di cittadini soddisfatti nel caso della pulizia stradale e il 53 per cento nel caso della raccolta dei rifiuti». E quando di mezzo cè la spazzatura sono proprio i romani, con un grado di insoddisfazione complessiva del 38 per cento, tra i più scontenti del servizio rispetto agli abitanti di altri grandi comuni. A far storcere la bocca ai romani è soprattutto il rapporto qualità-prezzo: per tenere in ordine strade e marciapiedi della capitale lAma percepisce più denaro di quanto non incassino altre aziende in altre città, ma il servizio offerto è senzaltro più scadente. «I parametri di costo unitario - spiega lAgenzia - nel caso romano raggiungono livelli quasi doppi rispetto alla media nazionale (7,7 euro per kg di rifiuto rispetto al 4,1 medio nazionale), a fronte di livelli di soddisfazione da parte dei cittadini decisamente negativi». Cè un altro aspetto da considerare, secondo lAuthority: le modalità di riscossione della tassa, che non tutti pagano puntualmente come previsto. «La natura di tariffa e non di tributo che caratterizza il servizio - scrive lAgenzia - oltre ad avere determinato un aumento del 10 per cento per lIva, ha introdotto un rischio più consistente sulla riscossione con le misure coattive molto più lente che si sommano ad unevasione commerciale consistente». E chi non versa il dovuto è difficilmente perseguibile: «Il servizio non può essere sospeso, come invece accade con lerogazione del gas, della corrente elettrica e dellacqua». Criticità a cui si aggiungono problematiche legate al contratto di servizio tra amministrazione comunale e Ama, già scaduto il 31 dicembre del 2005 e prorogato fino al dicembre 2008. Ora, prima che la giunta approvi il nuovo contratto, il consiglio comunale dovrà adottare le nuove linee guida e gli indirizzi programmatici.
Le bacchettate dellAuthority questa volta colgono nel segno. Da parte dellAma una piena ammissione di responsabilità. «La percezione dei cittadini rispetto alla pulizia delle strade, alla raccolta dei rifiuti ed al decoro urbano - sostiene il nuovo amministratore delegato di Ama, Franco Panzironi - risponde in parte alla realtà.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.