La Roma affonda sotto i colpi di Floro Flores, attaccante che quando vede giallorosso si esalta: lanno scorso segnò sia al Friuli sia allOlimpico, questanno prende a testate i derelitti giallorossi, che comunque fanno di tutto per farsi del male. Dapprima trascorrendo una buona mezzora in inferiorità numerica a causa delle scempiaggine di Rodrigo Taddei, che riesce a farsi espellere dopo aver subito un fallo rivolgendo parole evidentemente non damore al permaloso guardalinee. Poi, passata per la seconda volta in svantaggio, con lUdinese pure in diece a causa dellespulsione «compensativa» di Basta, sbagliando il comodo pareggio con Vucinic, capace di sparare fuori a porta spalancata e senza essere nemmeno contrastato. Praticamente il replay dellassurdo errore di domenica contro il Livorno.
La Roma affonda e inizia a guardarsi alle spalle. Con cinque sconfitte in dieci partite i giallorossi sono ai margini della zona retrocessione, con soli due punti in più sulla quartultima posizione, occupata dal terzetto Livorno, Bologna e Atalanta. Insomma: quella di domenica allOlimpico contro i rossoblù emiliani è di fatto uno scontro diretto.
Poche le note positive di una partita letteralmente buttata dai giallorossi, capaci di subire il primo gol in uno dei momenti migliori del primo tempo e il secondo poco dopo aver riconquistato la parità numerica: qualche miglioramento sul piano del gioco e della grinta dopo la desolante prestazione di domenica scorsa; un De Rossi finalmente nella veste del condottiero come si confà al capitano nei momenti più difficile (ma salterà la prossima per squalifica); il ritorno in campo di Cicinho dopo quasi otto mesi, al posto di Motta a metà della ripresa. Tutto il resto è broncio. Tra tre giorni contro il Bologna ancora tante assenze e morale sotto i tacchetti. Ma serve solo vincere.
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