RomaRanieri schiera la vera Roma e i giallorossi conquistano la qualificazione ai sedicesimi di Europa League con un turno di anticipo. Un rigore di Totti (netto il fallo di Gelabert sul capitano giallorosso, per lui 11° gol nel torneo in sei partite) e un sinistro di Vucinic sono la risposta della Roma al vantaggio del Basilea con Huggel, lasciato colpevolmente solo in area. Ottima prova di De Rossi, che gioca con una maschera protettiva al naso e rimane in campo per 90 minuti.
Intanto domenica allOlimpico andrà in scena il 164° derby con la Lazio, eliminata dalla competizione europea. La prima stracittadina non si dimentica, specie se a viverla è Claudio Ranieri, romanista e allenatore della Roma. Lui e Davide Ballardini saranno gli esordienti con la E maiuscola nella supersfida della capitale. Ed entrambi, per motivi diversi, vivranno la pressione della piazza che nei giorni di avvicinamento alla sfida tra cugini diventa altissima. «Del derby me ne parlano da quando sono arrivato, qui conta solo questo», le parole del tecnico testaccino.
Ballardini, di derby ad alto livello, ne ha vissuto uno solo. Quello siciliano tra Palermo e Catania, costatogli carissimo: una sconfitta pesante e un benservito a fine stagione dalla panchina rosanero. E dallinizio della sua avventura romana gli hanno ricordato che il derby è una partita che conta molto. Ecco che, accanto alla naturale delusione per la precoce estromissione dallEuropa, si ha quasi lidea che la Lazio si sia tolta un peso. «Ora possiamo concentrarci sul campionato», il leit motiv del post gara di Salisburgo in casa biancoceleste. Quasi a dire: leliminazione non fa male ma mette la parola fine ai problemi di gestione di un organico che tra infortuni, esclusi e «dissidenti» pare ridotto allosso.
Niente più alibi, certo, ma un sospiro di sollievo per Ballardini che domenica sera è chiamato a rovesciare la storia di una stagione senzanima.
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