Roma-Viterbo a singhiozzo ma Met. Ro. non paga mai

«Costa 25 milioni e 357mila euro all’anno, circa 70mila euro ogni 24 ore, eppure i disagi non hanno soluzione di continuità: rappresentano, ormai, uno standard. Sono infatti ben 18 i convogli soppressi ogni giorno sulla ferrovia Roma-Viterbo: 14 nel tratto urbano (piazzale Flaminio - Montebello) e 4 in quello extraurbano. Eppure - si lamenta il capogruppo della Dc alla Regione Fabio Desideri - siamo ancora in attesa di spiegazioni dall’assessore Ciani e soprattutto dei dati sulle penali che Met.Ro., la società che gestisce la linea, deve versare nelle casse regionali. Gli amministratori di Regione e Comune - prosegue Desideri - dovrebbero porre un freno alle promesse e far partire finalmente i treni. Negli ultimi giorni, da giovedì 16 a mercoledì 22, sono saltate complessivamente 108 corse, 18 al giorno a esclusione di domenica, quando il servizio è già notevolmente ridotto. Il trend negativo è lo stesso della verifica effettuata un mese fa. Mentre la situazione risulta notevolmente peggiorata rispetto all’inverno e alla scorsa primavera quando, sulla base di due monitoraggi, rilevammo la cancellazione di 50-60 convogli alla settimana e quando, come non ricordarlo, i pendolari esasperati occupavano i binari per protesta».
«Contratto di servizio alla mano - spiega Desideri - la società Metr.Ro. riceve dalla Regione circa 70mila euro al giorno. Molti di questi soldi dovrebbero, però, tornare indietro sotto forma di pagamento per le penali previste. Già, perché i cosiddetti “allegati” al contratto di servizio, che la Regione si guarda bene dal diffondere, contemplano multe mensili per tutta una serie di disservizi. Tra cui: puntualità (sanzioni da mille a 2mila euro per scostamento mensile dallo standard e da 300 a 500 euro per ciascun treno con ritardo superiore a 10 minuti); corse soppresse (5mila euro per ogni piccolo scostamento allo standard); mancata attivazione dei servizi sostitutivi (2mila euro a evento); efficienza dei convogli (funzionamento impianti, porte, toilette, con sanzioni da 3mila a 8mila euro); pulizia, anche esterna, dei vagoni (sanzioni da 5mila a 10mila euro); pulizia delle stazioni, compreso l’esterno del fabbricato (sanzioni da 5mila a 10mila euro); informazioni al pubblico (sanzioni da 200 a 500 euro). Le verifiche dovrebbero essere effettuate su base mensile. Siamo a fine anno ed è giusto tirare le somme».
«Chi conosce lo stato della linea e quindi subisce i disagi standard quotidiani - aggiunge l’esponente Dc - non fatica a immaginare la montagna di euro che Met.Ro. deve alla Regione in penali. Anche se, sembrerà incredibile, nell’ultima riga del contratto, firmato il 1° agosto scorso, è scritto candidamente che l’applicazione delle multe entra in vigore dal 1° settembre 2006 per consentire a Met.Ro. di organizzarsi. Le penali, ovviamente, sono previste anche per i disservizi delle ferrovie Roma-Lido e Roma-Pantano per la gestione delle quali il Lazio versa al Campidoglio rispettivamente oltre 32 milioni e oltre 30 milioni e 800mila euro all’anno».


«Nel contratto di servizio - dice Desideri - c’è pure un singolare articolo che prevede, nei giorni di sciopero, quindi a treni fermi e stazioni inattive, il riconoscimento a Met.Ro. dell’80% dei corrispettivi dovuti.

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