Cronaca locale

Appalti e benefici a vantaggio dei balneari di Sabaudia: nei guai il sindaco e altre 29 persone

Il primo cittadino Gervasi è ai domiciliari, insieme al suo assessore D'Erme e al direttore generale del comitato organizzatore del Mondiale di canottaggio

Appalti e benefici a vantaggio dei balneari di Sabaudia: nei guai il sindaco e altre 29 persone

Trenta persone indagate, sedici le misure cautelari eseguite e venti i capi di accusa formulati dai giudici. Sono questi i numeri dell’inchiesta giudiziaria promossa dalla procura della Repubblica di Latina per scoperchiare il “sistema Sabaudia”, un presunto mega illecito riguardante i lavori in preparazione del mondiale di canottaggio messo in piedi prima dell’arrivo della pandemia da Covid-19. Per gli inquirenti, come riporta il quotidiano la Repubblica, gli amministratori di Sabaudia, con in testa il sindaco Giada Gervasi, avrebbero pilotato una serie di gare d’appalto dal valore complessivo di un milione di euro a favore di ditte amiche.

Il primo cittadino, insieme al suo assessore Innocenzo Angelo D'Erme e al direttore generale del comitato organizzatore del mondiale Luigi Manzo, è nei guai. Per i tre sono stati stabiliti gli arresti domiciliari, ma il cerchio è molto più largo e vede coinvolte altre persone. A tradire i presunti colpevoli sono state anche le intercettazioni telefoniche, proprio nel periodo in cui si decideva il primo lockdown. Al cellulare il sindaco e gli altri interlocutori si rallegravano del fatto che il Covid-19 avesse fatto saltare il mondiale, dato che i lavori assegnati alle ditte amiche erano in grave ritardo. Se non ci fosse stato il Coronavirus le illegalità sarebbero state scoperte almeno un anno fa.

Le indagini, comunque, avrebbero rivelato che quello dei Mondiali di canottaggio sarebbe solo uno dei filoni dell’inchiesta sugli appalti truccati. Starebbe venendo a galla che c'era un accordo stipulato tra gli amministratori e i titolari degli stabilimenti balneari. Sembrerebbe che in cambio di voti si chiudeva un occhio sull’evasione dei canoni demaniali di numerosi lidi, arrivata a più di 150mila euro, oltre a garantire una serie di favori illeciti ai proprietari degli stabilimenti.

Sul sindaco Gervasi pende anche l’accusa di aver abusato del suo potere per mettere pressione ai funzionari comunali nel redigere atti irregolari, soprattutto per quanto riguarda l’espletamento delle gare d’appalto.

Commenti