Borghesiana, autolavaggio e autocarrozzeria abusive: denunciati

I carabinieri hanno effettuato controlli dai quali sono emerse irregolarità riconducibili alle due attività. Due denunciati e multe per oltre 4mila euro

Borghesiana, autolavaggio e autocarrozzeria abusive: denunciati

Controlli di routine in periferia che scoprono frodi incalcolabili. Due i denunciati. I carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, militari della Capitaneria di Porto di Fiumicino e agenti del VI Gruppo Tutela e Ambiente della Polizia Locale di Roma Capitale sono intervenuti in località Borghesiana dove sono state scoperte due attività abusive, un autolavaggio e una autocarrozzeria.

Nell’autolavaggio abusivo i militari hanno rilevato la mancata tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti pericolosi, che è costata al gestore 42enne la sanzione amministrativa di oltre 4mila euro. Nel secondo caso, sono stati denunciati a piede libero due uomini di 53 e 47 anni, quest’ultimo proprietario dell’area su cui sorge l’attività completamente abusiva, per la mancanza delle previste autorizzazioni all’emissione in atmosfera e lo scarico delle acque reflue industriali. Al momento del controllo nel capannone erano presenti diversi veicoli in lavorazione e altri già pronti per essere consegnati ai rispettivi proprietari. I due denunciati sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria.

Questa operazione ricorda un’altra azione delle forze dell’ordine che ha dato luogo all’esecuzione di 6 misure cautelari e di perquisizioni a carico di 12 indagati. L’operazione era denominata “Bad Surprise”. La missione è stata coordinata dal pool “Reati gravi contro il patrimonio e lotta agli stupefacenti” della Procura della Repubblica di Roma. Al centro dell'indagine: auto rubate. Il lavoro delle forze dell’ordine ha riguardato complessivamente 12 indagati e il bilancio di oltre sei mesi di lavoro ha consentito l’applicazione di misure cautelari personali (custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari). Le accuse? Associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di veicoli, furto, ricettazione, truffa e trasferimento fraudolento di beni, risultata attiva nella Capitale e in altre province del Lazio.

Tutto trae origine da accertamenti effettuati su un’auto di media cilindrata acquistata su un noto sito di compravendita di automobili usate da un ignaro acquirente. L’ispezione accurata del veicolo e il controllo della carta di circolazione hanno consentito alla Polstrada di svelare il modus operandi del gruppo organizzato, che si rivelerà essere uno schema eseguito in molti altri casi: l’autovettura, in realtà rubata, era stata dotata di targhe e carta di circolazione riconducibili a un veicolo dello stesso modello ma incidentato, acquistato dal capo dell’associazione a prezzi irrisori.

Questo veicolo era stato intestato a un uomo di 33 anni e successivamente rivenduto a un ignaro acquirente. Ulteriori accertamenti hanno evidenziato come lo stesso fosse stato proprietario, per breve tempo, di numerosi autoveicoli, poi velocemente rivenduti.

I controlli, estesi alle altre autovetture vendute dallo stesso, hanno confermato che anche altri 8 veicoli erano stati riciclati con similari modalità fraudolente, in danno di altrettanti compratori, indotti in errore circa l’effettiva provenienza del bene e così ritrovandosi a perdere sia i soldi versati per l’acquisto, che l’auto oggetto di riciclaggio.

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