Cronaca locale

Cinghiale morde un uomo, cresce la paura

Il ragazzo è stato morso dall’ungulato a Castel Gandolfo, in riva al lago. Nella Capitale sono diversi gli avvistamenti

Cinghiale morde un uomo, cresce la paura

Un bagnante è stato morso a una gamba da un cinghiale mentre si trovava sulla spiaggetta del lungo lago di Castel Gandolfo. Il ragazzo caricato dall’ungulato è un 22enne romano residente nella zona del Divino Amore, che era arrivato insieme ad alcuni amici al lago di Albano per trascorre un tranquillo pomeriggio in relax. Un testimone ha raccontato a Il Messaggero che“la spiaggetta verso le 18.30 era ancora affollata da comitive e famiglie. Come accade ormai sempre più spesso, all'improvviso, sulla battigia si è materializzato un branco di cinghiali, tre più grossi e altri tre o quattro cuccioli, che correva verso la boscaglia. Uno di loro, però, è tornato indietro per caricare la persona più vicina”. In seguito alle urla del ragazzo e dei suoi amici, tutte le persone presenti sono scappate e il poveretto, dato che non vi erano ambulanze nelle vicinanze, ha raggiunto l’ospedale, aiutato dai suoi amici, dove ha potuto essere medicato e giudicato guaribile dai medici in una quindicina di giorni.

Non è la prima volta

Episodi simili sono già capitati ai frequentatori del lago. Questo è il terzo grave episodio, dopo l’aggressione a un bimbo di 11 anni e quella ai danni di un pescatore, e ormai i visitatori di Castel Gandolfo sono terrorizzati all’idea di poter incontrare un branco di cinghiali. L’emergenza rifiuti, mai risolta e anzi peggiorata negli ultimi mesi, continua ad attirare questi animali anche nel pieno centro capitolino. In più adesso c’è pure la peste suina africana. Oltre a essere un pericolo per i bagnanti e i frequentatori del luogo, che rischiano un morso a gambe e braccia, la presenza dei cinghilali mina anche le attività commerciali presenti, che temono di andarci di mezzo, proprio adesso che è passata la pandemia.

Gli esercenti continuano a chiedere al Campidoglio di trovare in fretta una soluzione per risolvere il problema, ma ancora nulla è stato messo in atto. I gestori di un bar e di uno stabilimento balneare hanno asserito: “Dopo la pandemia ci mancava di dover fronteggiare la psicosi da cinghiali. Occorre che si faccia una bonifica rigorosa nel rispetto degli animali ma anche e soprattutto di residenti, visitatori e lavoratori che non possono venire al lago con la paura di trovarsi davanti branchi di cinghiali”.

Le zone più colpite

Ma questa non è l’unica zona della Capitale dove gli ungulati scorrazzano. Un gruppo, formato da circa una decina di esemplari, è stato visto nei pressi della fermata della metro Cipro. Un video, che è stato rilanciato dalla pagina Facebook "Prati in azione", mostra due cinghiali adulti attorniati da diversi cuccioli. Animalisti e ambientalisti non sono d’accordo con l’idea della bonifica e vorrebbero che i cinghiali venissero lasciati nel loro habitat, ricorrendo ad accorgimenti che salvino sia gli animali che i cittadini. In un altro video, sempre girato a Roma, si vedono alcuni animalisti che prendono in braccio i cuccioli di cinghiale, tra i quali uno incidentato, per salvarli.

Tra le zone maggiormente colpite dal fenomeno ci sono Castel Gandolfo e Ariccia, le cui amministrazioni comunali stanno da tempo facendo richiesta all'ente regionale competente, il Parco dei Castelli Romani, provvedimenti urgenti per risolvere il problema. Il sindaco di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, ha spiegato: “Ho posto il problema più volte ma dal Parco da tempo ci rispondono che occorre fare uno studio approfondito. Bisogna dimostrare, per sintetizzare, che la presenza dei cinghiali sul territorio sia superiore al numero previsto. Il Comune non può intervenire”. Stessa situazione ad Ariccia, dove il primo cittadino Giorgio Leopardi ha precisato che i loro solleciti scritti e verbali inoltrati ai responsabili del Parco dei Castelli non hanno mai avuto seguito. Ha inoltre tenuto a dire che la presenza dei cinghiali è sempre più diffusa, sia in strada che nei parchi frequentati da bambini e famiglie.

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