Muore il vicino e loro gli occupano la casa

A Roma una coppia ha occupato la casa popolare di un vicino defunto. I due hanno contattato la figlia per farsi dare le chiavi con la scusa di controllare l’abitazione e difenderla da eventuali ladri o abusivi

Muore il vicino e loro gli occupano la casa

A Roma una coppia ha occupato la casa popolare di un vicino di casa defunto. I due hanno perfino contattato la figlia dell’uomo per farsi dare le chiavi, con la scusa di controllare l’abitazione ed evitare che vi potessero entrare dei ladri per rubare. Solo il 30% di coloro che vivono nelle case Ater sono in regola con il pagamento dell’affitto.

La coppia sotto processo

Come riportato da Il Messaggero, la coppia, dopo essere venuta a sapere che il vicino era morto, ha pensato bene di chiamare velocemente la figlia dell’uomo e offrirsi di controllare che nessun malintenzionato potesse entrare nell’appartamento per rubare. Quando la donna ha accettato e ha consegnato ai due le chiavi dell’appartamento in cui viveva il padre, titolare dell’alloggio Aler, questi non hanno perso tempo e subito hanno fatto il trasloco, cambiato la serratura della porta d’ingresso e si sono installati nell’abitazione del palazzo sito in Via Lablache, nella zona Serpentara, nella periferia nord della Capitale.

Adesso la coppia è sotto processo per il fatto in questione che risale al 2020. La denuncia è stata sporta dai familiari del vicino defunto e sarà il pubblico ministero Carlo Villani a giudicare i due occupanti abusivi. La famiglia del defunto titolare della casa è anche infuriata perché la coppia non ha restituito nulla di ciò che c’era all’interno della casa di proprietà dell’uomo. Tutto è rimasto dentro, dai libri alla televisione, ai quadri, al computer, perfino i vestiti e i vari ricordi dell’anziano. Per mesi i legittimi proprietari hanno ricevuto dei sonori no alle loro richieste di venire in possesso degli oggetti del caro parente.

Quanto costa l'abusivismo al Comune

Il Corriere della Sera ha reso noto che solo il 30% di coloro che vivono nelle case Ater sono in regola con il pagamento dell’affitto. Tra quelli che non sono in regola c’è chi non paga le rate della locazione e chi proprio non ha nessun diritto di vivere nell’immobile. Nella Capitale ci sono 46mila appartamenti Ater e il 30% degli abusivi sono valutati sanabili, ovvero si tratta di nuclei familiari che hanno occupato la casa ma che sono idonei e hanno presentato richiesta per la sanatoria. Inoltre, il 20% dei regolari risulta moroso o ha comunque delle rate non versate.

Il 17% di chi abita nelle abitazioni è invece del tutto irregolare, come la coppia della Serpentara. A causa delle occupazioni abusive il Campidoglio deve fare i conti con più di un miliardo di euro mancante dalla cassa comunale.

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